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venerdì 26 Aprile 2024
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    Potenziati i servizi USCA (Unità Speciali Continuità Assistenziale) sul territorio Ausl Toscana Sud Est

    Su tutto il territorio stretta collaborazione con il personale dell’emergenza 118: obiettivo assistere tempestivamente i pazienti e garantire miglior accesso alle cure

    SIENA – Le equipe USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), attivate già dal mese di aprile in tutta la Ausl Toscana Sud Est, dal primo novembre, sono state potenziate e sono passate da 20 a 30 squadre (Siena 4, Valdelsa 1, Valdichiana Senese 2, Amiata Senese 1, Amiata Grosseto 1, Colline Metallifere 2, Grosseto 2, Colline Albegna 2, Arezzo 5, Valtiberina 1, Casentino 1, Valdichiana Aretina 3, Valdarno 4).

    Ciascun team è composto da un infermiere ed un medico che ha il compito di seguire i pazienti positivi al Covid-19, sia sintomatici che asintomatici, nei propri domicili ma anche negli alberghi sanitari, nei posti letto di cure intermedie e presso le Rsa.

    Un ruolo fondamentale per garantire un decorso casalingo della malattia e per evitare intasamenti nei PS e nei reparti ospedalieri.

    Per migliorare questa azione è stato anche rafforzato il rapporto con il servizio 118 di Emergenza.

    Due le azioni avviate: in caso di cittadino con positività Covid che si rivolge al 118, se il triage telefonico non individua alta priorità e necessità di ricovero, la centrale stessa richiede subito l’intervento delle USCA per la presa in carico. I due team, USCA e 118, si confrontano in tempo reale per la presa in carico del paziente.

    In caso che il paziente, già in carico USCA, necessiti d ricovero in Ospedale, il team USCA avrà la possibilità di richiedere immediatamente la consulenza al 118, che deciderà l’invio dell’automedica o dell’ambulanza.

    Gli operatori delle unità speciali sono inoltre supportati dai medici e dagli infermieri della rete di pneumologia territoriale, delle malattie infettive e della geriatria.

    Uno degli elementi che rendono il lavoro USCA così importante è quello che i team seguono personalmente anche il follow up dei pazienti guariti che già erano stati seguiti a domicilio.

    Un rapporto medico e umano fondamentale che rende il ruolo USCA
    strategico per il lavoro di tutto il sistema sanitario ed assistenziale.

    Dall’inizio dell’emergenza, da marzo, l’USCA ha seguito circa 5.000 pazienti (1200 GR, 1800 SI, 2000 AR), fornendo 120.000 prestazioni (26.000 GR, 41.000 SI, 53.000 AR).

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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