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venerdì 20 Settembre 2024
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    Serristori, diventa Covid il centro dialisi. Solo pazienti dializzati positivi, anche da Ponte a Niccheri

    All'ospedale Santa Maria Annunziata negativi, urgenze e ricoveri. Scelta temporanea per la tutela di pazienti già fragili

    FIRENZE – L’attuale numero di pazienti dializzati positivi, in crescita in concomitanza con l’aumento dei contagi, ha richiesto una nuova sinergia dell’accoglienza fra le dialisi di Santa Maria Annunziata, Serristori e ospedale del Mugello dirette da Pietro Dattolo.

    Pertanto i dializzati positivi, che dall’inizio della pandemia erano sempre stati trattati a Ponte a Niccheri e nel Mugello, proseguiranno ora le terapie presso l’ospedale Serristori.

    Che accoglierà negli ambienti della dialisi solo pazienti in terapia risultati positivi.

    Si tratta di persone che, pur rimanendo al proprio domicilio in quanto non necessitano di ospedalizzazione perché pauci o asintomatiche, non possono interrompere le terapie ambulatoriali.

    La nuova organizzazione degli spazi è stata dettata, contestualmente all’attuale picco di contagi, dalla necessità di tutelare la salute di pazienti già fragili, riducendo attraverso la separazione netta fra ospedali diversi, anche eventuali problemi di possibile contagio fra positivi e non.

    Il Centro dialitico di Figline dunque accoglierà tutti i pazienti programmati che arrivano dal domicilio, sia dal territorio figlinese sia dalle dialisi degli ospedali del Mugello e di Ponte a Niccheri. 

    Un medico nefrologo sarà presente per tutta la durata dei trattamenti.

    La dialisi di Serristori, riqualificata nei mesi precedenti, è anche logisticamente un ambiente idoneo in quanto padiglione separato dal resto del presidio ospedaliero e quindi più adatto alla facilitazione dei percorsi.

    Il presidio del Santa Maria Annunziata, invece, accoglierà per la terapia ambulatoriale i soli pazienti dializzati negativi, oltre a dializzati in urgenza e emergenza che hanno bisogno di essere ricoverati.

    Data anche la difficoltà logistica per il trasporto dei pazienti, questa organizzazione permarrà soltanto per il tempo strettamente necessario dettato dall’emergenza Covid.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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