FIRENZE – Sono 667 i morti in più, da gennaio a settembre 2020, rispetto alla media degli ultimi cinque anni, registrati in Toscana.
E considerando che l’impatto più violento del Covid-19 sui decessi dei toscani si avrà nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, si inizia a capire, grazie allo studio dell’Agenzia Regionale di Sanità, a firma di Daniela Nuvolone, quanto la pandemia abbia influito (e influirà) sui decessi.
“Il 3 dicembre scorso – inizia lo studio – Istat ha reso disponibile un ulteriore aggiornamento dei dati sui decessi giornalieri in Italia per qualsiasi causa (non solo per Covid-19), nei primi 9 mesi del 2020 e corrispondenti dati relativi ai 5 anni precedenti (periodo 2015-2019)”.
“Ricordiamo – spiega Nuvolone – che l’analisi degli eccessi di mortalità generale è il metodo più efficace e meno distorto per valutare l’impatto della pandemia sulla mortalità della popolazione, poichè fornisce un’idea non solo della mortalità Covid-19 diretta (cioè quella ufficiale), ma anche di quella “nascosta” (i deceduti in casa senza possibilità di tampone) e di quella indiretta (ridotto accesso ai servizi di emergenza-urgenza o minore attenzione ai malati cronici)”.
Nella tabella qui sotto sono riportati per regione e area geografica i decessi avvenuti nei vari mesi del 2020 e le differenze rispetto alla media 2015-2020.
Nel grafico si riportano anche le variazioni percentuali dei decessi per le tre aree geografiche e a livello nazionale.
Numerosità dei decessi nei mesi del 2020 e differenza rispetto alla media 2015-2019
* Diff= Differenza tra i decessi osservati nel 2020 e la media 2015-2019.
Variazioni % dei decessi 2020 rispetto alla media 2015-2019
“Complessivamente – prosegue l’analisi di Ars – nel periodo gennaio-settembre 2020 si sono verificati in Italia 527.888 decessi, circa 43.500 decessi (+9%) in più rispetto alla media dei 5 anni precedenti”.
“Nel periodo marzo-maggio (i mesi della prima ondata della pandemia) – si prosegue – l’eccesso è stato di 49.811 decessi (+31%), di cui più di 45.000 (+60,5%) sono stati osservati nelle regioni del Nord (in Lombardia l’eccesso è stato di oltre 27.000 decessi in più, pari al +111%)”.
“Nei mesi di giugno-luglio – si legge ancora – in tutta Italia, sia al Nord, al Centro e al Sud, la mortalità nel 2020 è stata leggermente più bassa dell’atteso (poco più di 1.000 decessi in meno rispetto al periodo 2015-2019) Nei mesi di agosto-settembre vi è nuovamente una inversione di tendenza, con un eccesso di mortalità di circa 3.500 decessi, pari al 3,7%, con incrementi maggiori nelle regioni del Centro (+4,8%) e del Sud (+4,1%)”.
“E’ necessario rilevare – si precisa – che nei mesi di agosto e settembre il contributo dei decessi COVID-19 ufficiali è da considerarsi irrilevante. Infatti la mortalità Covid-19 relativa alla seconda ondata della pandemia ha iniziato a mostrare i suoi effetti nei mesi di ottobre e novembre. Pertanto, è necessario attendere ulteriori aggiornamenti di Istat per poter valutare l’impatto complessivo”.
“I dati dell’ultimo report settimanale aggiornato al 24 novembre del Sistema nazionale di sorveglianza della mortalità giornaliera (SiSMG) – precisa Nuvolone – una rete di 34 maggiori città italiane, ci mostrano come dalla settimana 14-20 ottobre 2020 la mortalità inizi ad essere significativamente più alta di quella attesa sulla base della media dei 5 anni precedenti. Nella seconda metà del mese di novembre nelle città del Nord il trend in crescita sembra essersi arrestato, mentre nelle città del Centro-Sud l’eccesso di mortalità continua a crescere ed è di gran lunga maggiore del modesto/nullo incremento di mortalità osservato tra marzo e aprile”.
Andamento della mortalità generale nelle città del Nord e del Centro-Sud che aderiscono alla rete SiSMG (Sistema nazionale di sorveglianza della mortalità giornaliera)
(fonte: SiSMG 2020)
Eccessi di mortalità generale in Toscana
In Tabella 2 e Figura 3 sono riportate le numerosità dei decessi 2020, le differenze assolute rispetto alla media 2015-2019 e le variazioni % nei vari mesi del 2020, nelle province della Toscana.
Numerosità dei decessi nei mesi del 2020 e differenza rispetto alla media 2015-2019, nelle province della Toscana
* Diff= Differenza tra i decessi osservati nel 2020 e la media 2015-2019.
Figura 3: Variazioni % dei decessi 2020 rispetto alla media 2015-2019, nelle province della Toscana
“In Toscana – si legge nello studio di ARS – nei primi 9 mesi del 2020 si sono verificati 33.850 decessi, 677 in più rispetto alla media dei 5 anni precedenti, equivalente ad una variazione del 2%”.
“La provincia che registra l’incremento complessivo più ampio – si prosegue – è la provincia di Massa-Carrara, con 157 decessi in più dell’atteso nel periodo gennaio-settembre. Nei mesi di picco della prima ondata (mar-apr) l’eccesso a Massa-Carrara è stato del 27%, pari a 182 decessi in più rispetto al periodo 2015-2019”.
“In Toscana – si continua – i mesi di agosto e settembre sono caratterizzati da una mortalità più alta dell’atteso, +7,4% pari a 500 decessi in più, un eccesso tra i più alti a livello nazionale insieme a Valle d’Aosta, Sardegna e Puglia. Il dato più alto è quello di Prato, che in ago-set registra 74 decessi in più, pari al +20,3%”.
“Dato che, come nel resto d’Italia, anche in Toscana il contributo di Covid-19 a questo eccesso di mortalità nei mese di agosto e settembre è stato praticamente nullo (vedi Figura 4) – si ipotizza – si può ipotizzare un ruolo rilevante delle ondate di calore che hanno caratterizzato la nostra regione in questi mesi”.
“L’andamento dei decessi Covid-19 giornalieri – è la conclusione – mostra come l’impatto sulla mortalità della seconda ondata della pandemia è destinato ad essere maggiore di quello osservato nei mesi primaverili, quando la Toscana, come tutte le aree del Centro-Sud, era stata salvata dal lockdown dei mesi di marzo e aprile”.
Andamento dei decessi COVID-19 giornalieri in Toscana
@RIPRODUZIONE RISERVATA