FIRENZE – Il dato ormai è una costante, che si ripete da settimane, mesi, e che certifica con continuità un fatto incontrovertibile.
I vaccini, in particolare completando il ciclo con la terza dose, il cosidetto “booster”, proteggono in modo determinante dallo sviluppo della malattia grave da Covid-19.
Ma, come si vedrà, anche il ciclo a due dosi ha comunque una sua (grande) efficacia.
Fino a tenere al riparo dalla terapia intensiva in modo esponenziale rispetto a chi, ancora, non si è voluto vaccinare.
Lo raccontano una volta di più i dati diffusi questa mattina dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Sono quelli riferiti agli ingressi nelle terapie intensive Covid di tutti gli ospedali toscani (Asl e aziende universitarie) nella settimana dal 3 al 9 gennaio.
Da precisare che come vaccinate, per quanto riguarda questa statistica, sono considerate tutte le persone over 15 anni che abbiano ricevuto almeno due dosi.
Il dato è evidente in tutta la sua chiarezza: in questi sette giorni (ma il trend è sempre lo stesso ormai) i non vaccinati sono entrati nelle terapie intensive Covid toscane dieci volte in più dei vaccinati.
In questi sette giorni i non vaccinati hanno dovuto far ricorso alle terapie intensive Covid con un tasso di 118/milione; i non vaccinati 12/milione.
Ovvero, il tasso di ingresso in terapia intensiva è superiore di quasi 10 volte (9,83) per chi non è vaccinato.
Con tutti i rischi del caso. E il carico al sistema ospedaliero.
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