FIRENZE – “Le prime somministrazioni di vaccino contro il Covid in Toscana hanno raggiunto il 46,4%. Quasi un toscano su due ha quindi ricevuto almeno una dose di vaccino”.
Così Federico Gelli, presidente della Fondazione Italia in Salute.
“Si tratta di numeri importanti – afferma – ma sui quali non possiamo adagiarci, soprattutto alla luce di quanto stiamo vedendo in questi giorni in Inghilterra”.
“Una singola dose di vaccino – specifica – non garantisce infatti un’importante copertura contro varianti come quella Delta (indiana)”.
“È quindi importante che il cambio di strategia – esorta Gelli – con l’adozione di vaccini mRna per le persone sotto i 60 anni non comporti un rallentamento del ritmo quotidiano delle somministrazioni”.
“Da questo punto di vista – tiene a dire – è importante il riconoscimento di Aifa che ha approvato l’utilizzo off-label dei vaccini Pfizer e Moderna anche come seconde dosi per chi si è sottoposto ad una prima vaccinazione con AstraZeneca”.
“Questo allineamento tra l’ente regolatore e la decisione adottata con circolare del Ministero della Salute – precisa -permetterà agli operatori sanitari di svolgere con più serenità il loro lavoro”.
“Bene infine la cautela del presidente regionale Eugenio Giani sulle vaccinazioni dei giovanissimi. I dati sono ancora pochi ma bisognerà comunque procedere prossimamente anche con la vaccinazione perché è una popolazione importante per circolazione varianti”, conclude Gelli.
@RIPRODUZIONE RISERVATA