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    Epidemia in Toscana, il punto: “Il virus si sta allontanando dalla nostra regione. Ma… occhi aperti”

    Le valutazioni di Fabio Voller, coordinatore dell'osservatorio di epidemiologia dell'Agenzia regionale di sanità: "Non è il momento di far muovere lombardi, liguri e piemontesi"

    FIRENZE – E’ un punto completo, accurato, che analizza tutte le sfaccettature dell’infezione da SarsCOV2 in Toscana quello che oggi, sabato 30 maggio, viene effettuato da Fabio Voller, coordinatore dell’osservatorio di epidemiologia dell’Ars (Agenzia regionale della sanità).

    “Siamo arrivati al giorno 27 dalla riapertura del 4 maggio – esordisce guardando alle date delle due riaperture – al giorno 12 da quella integrale del 18 maggio. La situazione in Toscana è del tutto favorevole: ieri abbiamo contato due soli nuovi casi, da sabato scorso 23 maggio sono emersi 53 nuovi casi in tutta la Toscana, mediamente 7 nuovi casi giornalieri”.

    “Ad oggi – prosegue – tra operatori sanitari e popolazione generale sono stati effettuati quasi 170mila test sierologici, più di quanti ne prevede il campione italiano dell’indagine prevalenza Istat. Nonostante non stia emergendo un numero considerevole di nuovi casi continuiamo ad assicurare la media di 4.000 casi “tamponati” al giorno”.

    “Gli stati clinici dei nuovi casi – evidenzia ancora Voller – sono sempre più spesso asintomatici. I casi sono intercettati facilmente e tracciati in modo efficace i contatti. Se non consideriamo il dato del 25 maggio sono 52 giorni consecutivi che i ricoveri totali scendono, ci sono poco più di 30 persone ricoverate in terapia intensiva”.

    Quasi tutte note liete insomma: “I guariti sono quasi il 75% di tutta la casistica toscana che ha contratto il virus, e finalmente anche il numero dei deceduti è diventato ridotto anche se colpisce sempre lo stesso tipo di persone purtroppo anziane e con patologie croniche pregresse. Bambini e giovani continuano a non ammalarsi”.

    ? L’INTERVISTA / Fabio Voller, l’uomo che “legge” l’epidemia in Toscana: “I dati sono molto incoraggianti”

    “Ogni giorno inoltre – rimarca – escono buone notizie sull’avanzamento dei vaccini e dell’efficacia di alcune terapie, che anche se non specifiche contro il virus sembrano funzionare sempre meglio. Ed allora qualche commento su quello che succede fuori dalla Toscana”.

    “Ieri – prosegue riprendendo un tema molto delicato, sul quale è intervenuto anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – sembra sia stato confermato che dal 3 di giugno dovrebbe essere permessa in modo integrale la mobilità tra le regioni. I dati, in effetti, sono favorevoli per quasi tutte le regioni, ma la curva italiana è ancora pesantemente condizionata dalla curve epidemica della Lombardia (anche ieri il 70% dei nuovi contagi italiani proveniva da quella regione)”.

    “In tutta franchezza – afferma in modo concorde allo stesso Rossi – amici lombardi, liguri e piemontesi, a nostro modesto avviso, non è arrivato ancora il momento di potersi incontrare. In Lombardia questa settimana addirittura la percentuale dei nuovi casi risale rispetto alla precedente. Sarebbe auspicabile una riapertura modulare delle regione che veda quelle tre raggiungere il resto d’Italia tra qualche settimana”.

    ? Potete tenere sempre sottocchio la situazione toscana, confrontandola con quella delle altre regioni, tramite il portale dati di Ars, cliccando qui

    Poi Voller guarda anche oltre i confini nazionali: “E per quanto riguarda la mobilità fra Paesi europei? Pare che anche in questo caso qualcosa riaprirà mercoledì prossimo. Ci sono Paesi in cui la diffusione è perfettamente sotto controllo come la Germania (vi ricordate la polemica sull’aumento dell’indice di contagiosità di qualche settimana fa? Non aiuta analizzare di quell’indice giorno per giorno…), come la Spagna dove il trend decrescente tiene lo stesso ritmo dell’Italia e come in Francia dove il virus sembra abbia trovato la porta d’uscita”.

    “I Paesi problematici – evidenzia Voller – continuano ad essere rappresentati soprattutto dalla Russia e da l’UK, paese che risente ancora l’effetto del ritardo con cui le di misure di contrasto rispetto al virus sono state messe in atto (e di un sistema sanitario – e di raccolta dati- che mostra davvero la corda). E la Svezia? Merita qualche considerazione a parte, vista la specificità (non ha fatto il lockdown). Proveremo a parlarne la prossima settimana”.

    “Insomma – conclude Voller – lo diciamo utilizzando la massima cautela, ma il virus si sta per adesso allontanando dalla nostra regione (ma non in tutte le regioni). Occhi aperti quindi, e soprattutto mani pulite”.

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    Pubblicato da Il Gazzettino del Chianti e delle colline fiorentine su Sabato 30 maggio 2020

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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