FIRENZE –Â Andare a spasso fra oliveti, fermarsi a un frantoio, capire e conoscere l’affascinante attivitĂ della frangitura, degustare una fettunta con l’olio “novo”. Saranno attivitĂ sempre piĂą diffuse.
La Toscana apre ufficialmente all’oleoturismo e ha predisposto le basi perchĂ© il cammino sia florido, spedito e lungo proprio come è avvenuto e avviene per l’enoturismo che nella nostra regione eccelle con le sue cantine e la qualitĂ dell’accoglienza.
La giunta ha approvato la modifica alla legge 30/2003 per adeguare la normativa regionale alla Finanziaria 2019 che estende all’oleoturismo le stesse disposizioni giĂ emanate per l’enoturismo.
“Anticipando le linee guida di prossima pubblicazione da parte del ministero – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – vogliamo approvare una legge attesa da tempo, che lancia l’oleoturismo sui percorsi di promozione che si merita e che si merita la Toscana tutta, dove l’olio extravergine d’oliva rappresenta una delle sue eccellenze piĂą consolidate”.
“Adesso – prosegue – la proposta di legge andrĂ in Consiglio regionale per il consueto iter ma speriamo che sia approvata in tempi rapidi prima della campagna olearia 2021, così da offrire al comparto giĂ da novembre una bella e utile risorsa”.
L’oleoturismo diventa dunque, al pari dell’enoturismo, un’attivitĂ agricola che prevede tutte le iniziative di conoscenza dell’olio extravergine d’oliva espletate nel luogo di produzione, le visite nei luoghi di coltura, di produzione e di esposizione, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni aziendali anche in abbinamento a alimenti, nonchĂ© le iniziative di carattere didattico e ricreativo .
Tra le novitĂ piĂą interessanti della proposta di legge, la modifica della previsione relativa alla possibilitĂ di sistemazione temporanea delle famiglie negli agriturismi, con l’aggiunta di letti supplementari nelle camere e nelle unitĂ abitative indipendenti per l’alloggio di bambini.
Oppure, la possibilitĂ di demolire e ricostruire in altre zone di proprietĂ dell’azienda altrimenti non utilizzabili, anche nei comuni limitrofi.
Da sottolineare che, la legge lo specifica, tutti gli interventi sugli immobili saranno realizzabili senza Piano di miglioramento aziendale, un elemento che snellisce e velocizza il percorso.
Inoltre, fra le attivitĂ collaterali didattiche e culturali, si prevede anche l’inserimento delle attivitĂ sociali e di servizio per le comunitĂ locali o di eventi promozionali che potranno realizzarsi in tutta la Toscana.
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