spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 29 Marzo 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Bambino intossicato e ricoverato al Meyer: il formaggio era contaminato

    Le analisi hanno confermato i sospetti sul prodotto della ditta SC Bradet s.r.l.. Ritirato dal commercio

    FIRENZE – E’ stato il formaggio a provocare l’infezione intestinale nel piccolo ricoverato all’Ospedale Meyer, e a confermarlo sono i risultati delle analisi microbiologiche condotte dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana (IZS) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) su campioni prelevati dalla unità funzionale complessa fiorentina di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare

     

    Le indagini, effettuate sia sull’alimento che sui campioni biologici del piccolo paziente, hanno infatti confermato il sospetto avanzato dagli operatori della AUSL Toscana Centro: la sindrome emolitico uremica diagnosticata nel bambino di appena 14 mesi è connessa al consumo del formaggio risultato contaminato da escherichia coli.

     

    Le analisi dell’IZS e dell’ISS hanno quindi avvalorato i sospetti nati nella fase dell’indagine epidemiologica condotta dagli operatori dei dipartimenti di prevenzione della Azienda Sanitaria che lo scorso martedi (15 marzo) avevano prontamente disposto il ritiro dal commercio dell’alimento proveniente dalla Romania e prodotto dalla ditta SC Bradet s.r.l., e contemporaneamente proposto l’avvio del sistema di allerta al fine di bloccare la distribuzione e la commercializzazione del prodotto per garantire la sicurezza dei consumatori.

     

    L’episodio ha dato adito anche ad un intervento del Ministero della Salute al fine di rivalutare l’efficacia del sistema di allerta in tutti gli Stati dell’Unione Europea in considerazione degli ottimi livelli presenti in Italia.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...