FIRENZE – E’ stato approvato dal consiglio di amministrazione del Banco Fiorentino (Mugello Impruneta Signa) il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021.
“L’esercizio – fa sapere la banca, che nel nostro territorio opera in particolare nei comuni di Bagno a Ripoli, Greve in Chianti e Impruneta – si è chiuso con un utile netto di 26,205 milioni di euro, una raccolta totale da clientela pari a 1.738,7 milioni di euro e impieghi a famiglie e imprese per un totale di 855,1 milioni di euro netti”.
“La raccolta diretta da clientela – prosegue l’istituto di credito – ammonta invece a 1.276,0 milioni di euro con un incremento complessivo di 147,5 milioni rispetto al 2020. La raccolta indiretta passa da 403 milioni euro a 462,7 milioni di euro, con un incremento di 59,7 milioni di euro”.
“Il risultato d’esercizio – viene rimarcato – è ancora più interessante se messo in relazione agli indici di qualità del credito, tra i quali emerge la copertura dei crediti deteriorati, passata da 51,91% del 2016, al 62% del 2018, al 65,65% del 2019, dell’82,13% del 2020 fino ad arrivare al 87,81% del 2021”.
Altri parametri di grande solidità: “Il Gross NPL Ratio si riduce dal 11,20% al 8,87%; il NPL Ratio netto si attesta al 1,19% per un controvalore di 10,2 mln di euro. Il Texas Ratio si attesta al 5,5% con una diminuzione del 6,27% rispetto all’anno precedente. Il Cost Income passa dal 52,2% del 2020 al 46,1% del 2021, in diminuzione del 6,1%, mentre il ROE si attesta al 15,97%”.
“La nostra banca – aggiungono dal Banco Fiorentino – presenta un rapporto tra fondi propri e totale delle attività di rischio ponderate (CET 1 RATIO) pari a 26,85% con un rafforzamento patrimoniale di 4,22 punti percentuali rispetto al 2020; indicatori di liquidità pari a 299,3% in termini di LCR e a 134,9% NSFR, solidi e costanti. Il rapporto tra le masse di denaro che la banca raccoglie dalla clientela e quelle che impiega finanziando imprese e privati è pari a 67,41%”.
“Risultati – viene specificato – che confermano la solidità patrimoniale del Banco Fiorentino e la consistente attività di derisking operata in continuità con gli esercizi precedenti, a maggior ragione in una fase di grande incertezza per gli effetti e gli impatti della pandemia”.
Il Banco Fiorentino, si legge ancora nella nota ufficiale a margine dell’approvazione del bilancio in Cda, “mantiene la propria rotta, in linea con i principi contabili vigenti, promuovendo, al centro della propria attività, i valori caratteristici del credito cooperativo”.
“La banca – viene rivendicato – anche nel 2021 ha saputo garantire un importante sostegno alle famiglie e alle piccole e medie imprese del territorio, svolgendo un ruolo significativo nella promozione del tessuto locale in ambito sociale ed economico. Il Banco Fiorentino si conferma oggi una realtà dinamica e al contempo solida”.
Parliamo di una Bcc che copre un territorio di 56 comuni di competenza, distribuiti su 8 province con 29 sportelli attivi, 210 dipendenti e 41 ATM.
“Il Banco Fiorentino – conclude la nota – ha inoltre sostenuto numerosissime iniziative sociali, culturali, sportive, di volontariato e di promozione della cooperazione; contribuendo così concretamente – per senso di responsabilità sociale – allo sviluppo del territorio di riferimento, riversando oltre 300.000 euro a sostegno delle iniziative ritenute meritevoli”.
Il presidente Paolo Raffini, il consiglio di amministrazione, e il direttore generale Davide Menetti, esprimono “grande soddisfazione per i risultati raggiunti e ringraziano i soci e i clienti per la fiducia e la vicinanza accordate”. E ringraziano “tutti i collaboratori per l’impegno, la professionalità e la dedizione”.
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