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giovedì 28 Marzo 2024
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    “Boom di casi di virus respiratorio sinciziale”: le raccomandazioni del Meyer

    Dati allarmanti: "Nel novembre 2019 i casi di accesso al pronto soccorso per bronchiolite sono stati 24: a novembre 2021, ad oggi, se ne registrano già 140"

    FIRENZE – “Stiamo assistendo a una crescita importante dei casi di infezione da virus respiratorio sinciziale in età pediatrica”.

    Anche l’ospedale Meyer di Firenze, che dà alcuni numeri per capire la portata del fenomeno: “Nel novembre 2019 i casi di accesso al pronto soccorso per bronchiolite sono stati 24: a novembre 2021, ad oggi, se ne registrano già 140”

    Questo virus è la prima causa di bronchiolite nei bambini e colpisce prevalentemente i lattanti e i piccoli entro l’anno di età.

    Questa escalation di accessi e ricoveri per motivi respiratori sta obbligando l’ospedale a una riorganizzazione delle attività di ricovero programmate: l’impegno da parte degli operatori è massimo, e si chiede comprensione e collaborazione da parte delle famiglie, anche per eventuali attese in Pronto Soccorso.

    Cos’è il virus respiratorio sinciziale

    Questo virus ha un andamento stagionale, collocato di solito tra dicembre e marzo.

    Quest’anno ha fatto la sua comparsa fin dal mese di ottobre, facendo registrare, in questo periodo, un boom di ingressi al Pronto soccorso e un aumento importante di ricoveri, anche intensivi, per motivi respiratori.

    È possibile che il drastico cambiamento  delle abitudini di vita, la netta riduzione delle occasioni di contatti sociali e l’aumento delle regole igieniche adottate nell’autunno-inverno 2020 abbiano determinato, forse, una ridotta circolazione e immunizzazione lo scorso anno.

    Le raccomandazioni degli esperti del Meyer

    In questo delicato momento dunque è importante, più che mai, rispettare alcune regole – spiegano gli esperti del Meyer – specialmente in presenza di bambini nella fascia 0-2 anni:

    • Evitare di portare i bambini in ambulatori ed ospedali se non strettamente necessario. In questi casi, durante l’attesa, è importante seguire uno scrupoloso distanziamento.

    • Evitare che i bambini frequentino luoghi affollati come supermercati e grandi magazzini

    • Evitare il contatto dei bambini con persone che presentano sintomi respiratori, anche se si tratta di adulti. Questo perché, negli adulti, il virus sinciziale è responsabile anche di semplici raffreddori che invece nei piccoli e piccolissimi possono evolvere in situazioni respiratorie anche severe.

    Non esiste un vaccino

    La prevenzione è fondamentale perché, ad oggi, non è disponibile un vaccino per questo virus.

    Esiste la possibilità di una terapia a base di anticorpi monoclonali, ma solo per bambini che presentano fattori di rischio (come prematurità, immunodeficienze, patologie polmonari o cardiache). 

    Per la generalità dei bambini l’infezione si risolve perlopiù a casa, ma nei casi gravi richiede il ricovero e ossigenoterapia.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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