spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
domenica 13 Luglio 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Caldo, anziani e “revisione” della terapia. Quando è bene ridurre il dosaggio. I consigli del dottor Tarquini

    "La disidratazione ad esempio provoca spesso cadute, come sta a dimostrare il gran numero di anziani con fratture che affollano i pronto soccorso in questa stagione"

    FIRENZE – Buone pratiche e comportamenti corretti possono ridurre le conseguenze del caldo sulla salute dei giovani adulti, a maggior ragione su quella delle persone anziane.

    “Già in condizioni normali l’anziano ha un ridotto stimolo della sete: d’estate – sottolinea Roberto Tarquini, direttore di Medicina Interna 1 dell’ospedale San Giuseppe di Empoli – è necessario reintegrare i liquidi per evitare una eccessiva disidratazione, facendo assumere all’anziano una congrua dose durante la giornata (1-3 litri, a seconda dei casi, tenendo conto delle patologie presenti), consigliare dieta ricca di frutta e verdura, ad alto contenuto di acqua”.  

    “Se la persona anziana va incontro a disidratazione – prosegue – una delle conseguenze più nefaste è l’ipotensione, un calo importante della pressione sanguigna che può causare disturbi soprattutto in chi ha situazioni cliniche pregresse, con conseguenze spesso gravi, ad esempio le cadute, come sta a dimostrare il gran numero di anziani con fratture che affollano i pronto soccorso in questa stagione”.

    “Questi pazienti – aggiunge – vanno incontro più frequentemente a polmoniti, disturbi respiratori, peggioramento della funzione renale, eventi cardiocircolatori per un ridotto rifornimento di sangue ai vari organi”.

    “Per questo è importante fare sempre un’azione preventiva all’inizio della stagione calda con il proprio medico di famiglia – sottolinea il dottor Tarquini – Una “revisione” della terapia, in particolare per gli anziani, soprattutto se affetti da più patologie, che assumono medicinali come diuretici o antipertensivi, in grado di per se di ridurre la pressione arteriosa e il contenuto corporeo di acqua, in genere riducendone il dosaggio”.

    “Un’altra classe di farmaci da attenzionare sempre – suggerisce – e più ancora nel periodo estivo è quella degli antinfiammatori che in un paziente disidratato possono peggiorare ulteriormente la situazione, in particolare la funzione renale”.

    “A volte poi – racconta il dottor Tarquini – ci troviamo difronte un paziente disorientato, a causa delle indicazioni diverse, a volte opposte fornite proprio dagli stessi medici: non bere troppo perché il paziente soffre di scompenso cardiaco, bere molto se ha insufficienza renale, ma le due patologie spesso coesistono. Il medico di famiglia, o un medico di riferimento, che deve valutare globalmente il paziente, dovrà fornire indicazioni che conciliano, spesso solo con l’uso del buon senso le varie necessità”.

    Un consiglio per i pazienti e, importantissimo, per chi se ne prende cura: valutare lo stato di idratazione.

    Se la bocca e la lingua sono asciutte, la pelle secca e disidratata, le urine concentrate, di colore scuro, il paziente è disidratato e vanno somministrati liquidi con tranquillità, indipendentemente dalla patologia dalla quale è affetto. 

    In questi casi, è comunque buona regola sottoporre il paziente all’attenzione del medico che potrà dare le indicazioni del caso.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...