FIRENZE – “In questi giorni di temperature roventi, aumentano le telefonate ai medici da parte di caregiver e familiari di persone fragili, soprattutto anziani affetti da demenza, che rifiutano di bere o hanno difficoltà nella deglutizione. La disidratazione è un pericolo concreto, che può portare rapidamente a gravi complicazioni.”
A dirlo è l’Ordine dei Medici di Firenze, facendo il punto sul primo giorno dell’allerta rossa per il caldo.
“Il consiglio – spiegano i medici fiorentini – è semplice, ma essenziale: usare una bottiglia d’acqua personale per ciascun anziano, da riempire ogni mattina e controllare a fine giornata. Deve diventare una routine, un riferimento anche per chi li assiste. È uno strumento utile per avere consapevolezza”.
Ma non ci sono solo gli anziani: bambini e lavoratori all’aperto sono altre categorie particolarmente esposte al rischio disidratazione.
“I bambini, presi dal gioco, spesso si dimenticano di bere. L’ideale è farli uscire solo la mattina presto o la sera e tenere una dieta leggera, con frutta e verdura, nelle ore centrali della giornata. Niente corse al sole e attenzione ai segnali di stanchezza”, sottolinea l’Ordine.
Anche per chi lavora all’aperto il pericolo è altissimo.
“Colpi di calore, svenimenti, nausea, vomito sono sintomi da non sottovalutare – conclude l’Ordine – È vero che bisogna lavorare, ma è fondamentale organizzarsi con pause frequenti all’ombra, cappello, abiti chiari e traspiranti. E soprattutto, superare i 2 litri di acqua al giorno è un obbligo, non un consiglio”.