FIRENZE – E’ stato confermato il sostegno della Regione Toscana al progetto di accompagnamento verso l’autonomia dei cosiddetti “care leavers”, cioè giovani vissuti fuori dalla famiglia di origine, in comunità residenziali o in affido, a seguito di un provvedimento di tutela da parte dell’autorità giudiziaria.
La giunta regionale ha infatti approvato, su proposta dell’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli, un provvedimento che stanzia 437.000 euro per la seconda triennalità di un progetto sperimentale destinato a accompagnare questi ragazzi e ragazze in una fase delicata della loro vita: e cioè nei tre anni che seguono il compimento del loro diciottesimo anno d’età.
L’obiettivo generale del progetto è quello di accompagnare i neomaggiorenni, che non possono vivere in famiglia, in un percorso di vita autonoma e di avvicinamento all’età adulta, con l’utilizzo di speciali supporti, dal momento in cui usciranno dal sistema di tutele, evitando al contempo il rischio della loro permanenza nei circuiti assistenziali.
“Da tre anni sosteniamo questo progetto sperimentale, che con questa seconda fase avrà continuità e ulteriore sviluppo, perché lo riteniamo di grande valenza umana e sociale”, commenta Serena Spinelli.
“E’ un accompagnamento concreto – rimarca – verso l’autonomia e a sostegno dei progetti di vita di ragazzi e ragazze che hanno avuto una infanzia e una adolescenza molto difficile”.
“Un sostegno – puntualizza l’assessora – che innanzitutto vuole permettere loro di esprimere le proprie potenzialità in una fase della vita in cui, una volta di più, l’assenza dei supporti familiari si fa sentire moltissimo. Un lavoro prezioso nel quale siamo al fianco degli operatori dei servizi sociali e di tutti i servizi territoriali coinvolti”.
L’iniziativa, promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale per la lotta alla povertà, ha avuto da subito l’adesione della Regione Toscana.
Il percorso prevede, per i giovani coinvolti, la predisposizione di un progetto concordato con loro, la presenza di un tutor per l’autonomia, si integra nella rete di relazioni del ragazzo e della ragazza.
Collabora con l’assistente sociale e favorisce la realizzazione delle azioni e interventi previsti che prevedono misure mirate di sostegno come borse per l’autonomia e reddito di cittadinanza, accompagnamento al reperimento di sistemazioni alloggiative, consulenza e supporto circa le opportunità e le personali istanze in ambito formativo e lavorativo.
In questa fase di sperimentazione il progetto è stato ampliato e ora coinvolge vari territori che corrispondono al territorio di otto Ambiti territoriali: Zona Piana di Lucca con Zona Valle del Serchio e Zona Versilia, Società della salute Empolese Valdarno Valdelsa, Società della salute Fiorentina Nord Ovest con Fiorentina Sud Est, Zona Livornese, Società della salute Valli Etrusche.
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