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venerdì 29 Marzo 2024
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    Chiusura casello A1 Fi-Impruneta, Gandola (Forza Italia): “I vertici di Autostrade vengano convocati”

    "Nessuno pensi di potersi sottrarre dalla necessità di fornire risposte. I cittadini di quattro Comuni sono sul piede di guerra e noi con loro"

    FIRENZE – “Quanto sta avvenendo con la chiusura del casello Firenze-Impruneta non è davvero accettabile in questo periodo: i vertici di Autostrade per l’Italia ed Anas siano convocati per un’audizione in commissione controllo della Città Metropolitana di Firenze. Nessuno pensi che possano sottrarsi dall’assunzione di responsabilità per i quotidiani disagi infernali che stanno arrecato alle comunità dell’area del Chianti”. 

    Così si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia – centrodestra per il cambiamento, commentando la chiusura del casello autostradale Firenze Impruneta, avvenuta dallo scorso 26 giugno scorso. 

    “In questi giorni – prosegue – decine e decine di cittadini di San Casciano, Greve in Chianti, Impruneta e Barberino Tavarnelle, hanno inviato anche alla mia attenzione le loro rimostranze, raccontandomi gli infiniti disagi che le famiglie di quei territori sono costretti a vivere da  quando sono stati avviati i lavori di potenziamento e ammodernamento delle quattro gallerie del tratto fiorentino di A1 che stanno producendo accodamenti e file chilometriche soprattutto durante le ore di punta”.

    “Aver previsto l’avvio dei lavori in concomitanza con l’avvio della stagione estiva – rilancia – è stato un errore da principianti che ha fatto piombare i cittadini in un incubo, una vera e propria odissea”.

    “Come mai – chiede – né la Città Metropolitana né i sindaci dei Comuni interessati sono stati preventivamente avvisati dell’avvio dei lavori così da condividere la programmazione dell’apertura dei cantieri?”. 

    “Si provveda dunque a convocare i vertici di Anas e Autostrada in commissione controllo – incalza – nessuno pensi di potersi sottrarre dalla necessità di fornire risposte. I cittadini di quattro Comuni sono sul piede di guerra e noi con loro”.

    “Qualcuno – conclude il consigliere metropolitano – dovrà spiegare come mai siano stati programmati lavori in modo così scriteriato senza alcun rispetto dei territori coinvolti ora che stavano rialzandosi dopo 15 mesi di emergenza sanitaria”. 

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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