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venerdì 19 Aprile 2024
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    Coldiretti: la campagna seconda meta della vacanza. Bene nuova disciplina agricampeggio e glamping

    Per effetto della lunga emergenza sanitaria cambiano le abitudini delle persone che scelgono un turismo green in campagna subito dopo il mare

    TOSCANA – La campagna è diventata la seconda meta delle vacanze subito dopo il mare proprio per effetto dell’emergenza sanitaria che ha fatto cambiare i programmi di una fetta consistente della popolazione nazionale.

    Quasi uno straniero su dieci in arrivo nel bel paese e in Toscana, quest’estate sceglie la campagna e l’agriturismo con una decisa svolta green per le vacanze spinta del bisogno di libertà, sicurezza e voglia di stare all’aria aperta dopo le limitazioni dell’emergenza Covid.

    E’ quanto afferma la Coldiretti Toscana, sulla base dei dati dell’indagine Demoskopika, anche grazie ai servizi accessori messi a disposizione negli agriturismi, sempre più rispondenti alle molteplici esigenze dei turisti nazionali e stranieri.

    “Per questo alla giunta regionale della Toscana e alla vicepresidente Stefania Saccardi con delega all’agroalimentare – afferma Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana – va il nostro plauso per l’approvazione della modifica del regolamento n. 46/2004 di attuazione della l.r. 30/2003 che disciplina delle attivitĂ  agrituristiche, delle fattorie didattiche e dell’enoturismo in Toscana”.

    “Le modifiche – prosegue – relative proprio all’agricampeggio ed al glamping aprono nuovi scenari proprio rispetto ai mezzi di soggiorno autonomo che possono essere utilizzati nell’ambito agrituristico nelle piazzole attrezzate, fornendo nuove prospettive di crescita ai nostri agriturismi, primo tutori dell’ambiente, della sostenibilitĂ  e del turismo all’aria aperta”.

    Secondo l’indagine Coldiretti/Notosondaggi sui cittadini che hanno deciso la destinazione delle ferie, non è un caso che anche il 17% degli italiani abbia scelto di trascorrere le vacanze estive 2021 in campagna, parchi naturali e oasi, tra verde ed enogastronomia, coniugando la voglia di normalità con la garanzia di stare in sicurezza senza rischiare gli affollamenti, anche grazie alle formule dell’agricampeggio, con i servizi aggiuntivi del cibo da asporto e della consegna di pasti a domicilio. 

    “A garantire l’ospitalità nei piccoli centri è soprattutto una rete composta in Toscana da ben 4.500 dove leader dell’ospitalità agrituristica regionale è Siena con 1150 aziende seguita da Grosseto con 960 e Firenze con 600. I posti letto dell’agriturismo toscano contano 31mila camere e 700 piazzole” afferma Luca Serafini, presidente di Terranostra Toscana, associazione agrituristica di Coldiretti.

    “Gli agriturismi toscani, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – aggiunge Terranostra Toscana – i luoghi dove è piĂą facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche e con l’arrivo della bella stagione sostenere il turismo in campagna significa evitare il pericoloso rischio di affollamenti al mare o nelle cittĂ ”.

    Dal pranzo sul plaid con i piedi sull’erba, all’agri-aperitivo a bordo piscina o tra i filari dei vigneti, ma c’è anche chi si è attrezzato per ospitare i commensali sotto gli ulivi monumentali o sulle balle di fieno o ha organizzato cene romantiche tra gli uliveti tra le diverse proposte con la spinta anche verso il turismo di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute.

    “I Borghi piĂą belli d’Italia in Toscana sono 23 su 300 comuni e rappresentano circa 150.000 abitanti, con paesaggi, territori e tradizioni molto variegati, con 15 centri medioevali di grande
    suggestione. Si tratta di paesaggi fortemente segnati – spiega la Coldiretti Toscana – dalle produzioni agricole, dalle dolci colline pettinate dai vigneti agli ulivi secolari, dai casali in pianura ai verdi pascoli ai terrazzamenti fioriti, che contrastano il degrado ed il dissesto idrogeologico”.

    “Si tratta – afferma Coldiretti – di un valore aggiunto non solo ambientale ma anche di armonia e bellezza per l’Italia che rappresenta anche un elemento di attrazione turistica che identifica il Belpaese all’estero, di cui l’agroalimentare Made in Italy è senza dubbio il fiore all’occhiello”.

    “La Toscana conta 32 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) italiani riconosciuti dall’Unione Europea tra formaggi, oli extravergine di oliva, salumi e prodotti a base di carne, vini, panetteria e pasticceria. Un patrimonio – conclude Coldiretti Toscana – conservato nel tempo dalle oltre 40mila imprese agricole presenti nei piccoli Comuni con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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