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venerdì 28 Marzo 2025
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    Coldiretti Toscana: “60% incendi hanno matrice volontaria. Ogni ettaro in fumo costa alla comunità 10 mila euro”

    Arriva il decalogo salva boschi di fronte al moltiplicarsi degli incendi favoriti dal mix esplosivo di caldo e siccità

    FIRENZE – Arriva il decalogo salva boschi di fronte al moltiplicarsi degli incendi favoriti dal mix esplosivo di caldo e siccità, al quale si somma spesso l’azione doloso dell’uomo o l’incuria.

    Lo ha elaborato Coldiretti Toscana in riferimento al divampare degli incendi in tutta la regione dove nel solo mese di giugno i roghi sono stati 279 con un incremento rispetto allo stesso periodo di un anno fa del 136%.

    “Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo con alte temperature e siccità, a preoccupare – sottolinea Coldiretti Toscana – è la disattenzione e l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente”.

    “Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni – spiega l’associazione – favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possono più svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente”.

    “E’ dunque importante l’azione di prevenzione poiché nelle aree bruciate dagli incendi – continua Coldiretti Toscana – saranno impedite tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di appassionati ma viene anche a mancare un importante polmone verde”.

    “Ogni rogo – stima Coldiretti Toscana – costa ai cittadini oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate”.

    “Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco – precisa Coldiretti Toscana – ci vorranno infatti fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo”.

    “La prima regola per non causare l’insorgenza di un incendio nel bosco è quella – afferma Coldiretti Toscana – di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle loro vicinanze, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde”.

    “Soprattutto nelle campagne – precisa Coldiretti Toscana – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi”.

    “Inoltre – continua principale organizzazione degli agricoltori – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente”.

    “Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia Coldiretti Toscana – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili”.

    “Dal momento che un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi – conclude Coldiretti Toscana – occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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