FIRENZE – Arriva il decalogo salva boschi di fronte al moltiplicarsi degli incendi favoriti dal mix esplosivo di caldo e siccità, al quale si somma spesso l’azione doloso dell’uomo o l’incuria.
Lo ha elaborato Coldiretti Toscana in riferimento al divampare degli incendi in tutta la regione dove nel solo mese di giugno i roghi sono stati 279 con un incremento rispetto allo stesso periodo di un anno fa del 136%.
“Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo con alte temperature e siccità, a preoccupare – sottolinea Coldiretti Toscana – è la disattenzione e l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente”.
“Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni – spiega l’associazione – favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possono più svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente”.
“E’ dunque importante l’azione di prevenzione poiché nelle aree bruciate dagli incendi – continua Coldiretti Toscana – saranno impedite tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di appassionati ma viene anche a mancare un importante polmone verde”.
“Ogni rogo – stima Coldiretti Toscana – costa ai cittadini oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate”.
“Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco – precisa Coldiretti Toscana – ci vorranno infatti fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo”.
“La prima regola per non causare l’insorgenza di un incendio nel bosco è quella – afferma Coldiretti Toscana – di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle loro vicinanze, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde”.
“Soprattutto nelle campagne – precisa Coldiretti Toscana – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi”.
“Inoltre – continua principale organizzazione degli agricoltori – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente”.
“Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia Coldiretti Toscana – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili”.
“Dal momento che un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi – conclude Coldiretti Toscana – occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali”.
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