spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
mercoledì 24 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Fuochi accesi solo in assenza di vento: le norme per la sicurezza

    Le forti raffiche di grecale rendono rischiosissima l'accensione di fuochi: le info dalla Regione

    TOSCANA – Le forti raffiche di grecale attese nelle prossime ore in gran parte della Toscana possono risultare estremamente rischiose in caso di accensione fuochi.

     

    Per questo motivo l'organizzazione Antincendi boschivi della Regione Toscana, in seguito al codice giallo per vento emesso dalla Sala operativa della protezione civile regionale, ricorda che, proprio per evitare il rischio di trasformare l'eliminazione di residui vegetali in un principio di incendio, il regolamento forestale toscano ha introdotto da alcuni anni l'assenza di vento come condizione necessaria per procedere ad un abbruciamento.

     

    Se la colonna di fumo sale verticalmente la pratica agricola è nella norma, in caso contrario esiste un preciso divieto di intraprendere questo tipo di attività per scongiurare il rischio di veder sfuggire il fuoco al controllo.

     

    "Si tratta di una norma preventiva fondamentale – sottolinea l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi – considerando che negli ultimi anni numerosi incendi si sono sviluppati su vaste superfici del territorio toscano proprio in occasione di operazioni di abbruciamento svolte in giornate ventose. Una prescrizione che occorre tenere presente tanto più nei prossimi giorni nei quali sono annunciate giornate caratterizzate da forti raffiche di grecale".

     

    E' utile ricordare che prima di eseguire un abbruciamento di residui vegetali, una volta constatata l'assenza di vento, occorre adottare tutta una serie di cautele per evitare sia l'innesco di incendi che le sanzioni previste dalla normativa.

     

    L'abbruciamento deve essere effettuato in piccoli cumuli non superiori a 3 metri steri per ettaro al giorno. Lo stero è un'unità di misura di volume usata per il legno ed equivale a un metro cubo vuoto per pieno, vale a dire volume incluso i vuoti.

     

    Se si opera nei 50 metri di distanza dal bosco e nei castagneti non occorre essere autorizzati, ma bisogna comunque osservare le norme di prevenzione che impongono di utilizzare spazi ripuliti dalla vegetazione nei quali limitare, come detto, il materiale da bruciare in piccoli cumuli. Inoltre, occorre operare in presenza di un adeguato numero di persone e mai da soli e osservare la sorveglianza continua della zona fino al completo spegnimento delle braci.

     

     

    Essendo terminato il 10 settembre il periodo estivo a rischio incendi, fino al prossimo giugno, per poter eseguire abbruciamenti in bosco o nelle aree assimilate a bosco e negli impianti di arboricoltura da legno, è necessario essere preventivamente autorizzati dall'ente competente sul territorio ai sensi della legge.

     

    (Nella foto in alto, intervento di oggi, lunedì 24 settembre, de La Racchetta di San Casciano a San Gaudenzio, vicino a Campoli)

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...