FIRENZE – Senzafiltro.publiacqua.it: è questo il nome del blog lanciato nei giorni scorsi da Publiacqua.
“Un nuovo strumento – lo descrive il gestore del servizio idrico – per dialogare a trecentosessanta gradi sul mondo dell’acqua potabile”.
“Quella che sgorga dai rubinetti di casa – prosegue – controllata, sicura, di qualità. Da bere, appunto, senza filtro”.
PERCHÉ UN BLOG
Il blog lanciato da Publiacqua vuole essere soprattutto “uno strumento di dialogo e approfondimento”.
“Un canale privilegiato – dice Publiacqua – dove andare oltre i luoghi comuni, le notizie mordi e fuggi e dove invece fermarsi a riflettere e confrontarsi sul tema acqua”.
Dovrà essere “un luogo per parlare del servizio idrico, innovazione, lavoro, regole, investimenti. Informazioni che riteniamo importante condividere per poter comprendere al meglio che, dietro ai gesti quotidiani che tutti noi facciamo per lavarci, bere, innaffiare esiste in realtà un mondo da conoscere”.
“Un mondo complesso – viene aggiunto – come complesse sono le attività umane, fatto di competenze e conoscenze diverse che, insieme, garantiscono la fornitura di uno tra i servizi più importanti per garantire la qualità dei nostri territori”.
“Un luogo aperto alle domande – riprende Publiacqua – commenti e partecipazione attiva dei lettori. Il più possibile senza filtri, condiviso, aperto alla critica, nel senso nobile di questa parola, libera da pregiudizi ma pronta al dialogo ed all’interlocuzione, per liberarci anche da fake news e notizie non corrette”.
COSA TROVO NEL BLOG
Il blog parla del mondo di Publiacqua, delle sue attività, obiettivi e risultati.
Per far questo è stato suddiviso in quattro aree tematiche: sostenibilità, innovazione, sicurezza e legalità e, infine, qualità e risorsa.
In ciascuna area verrà data evidenza di quelle che sono le principali attività che portiamo avanti per garantire il servizio in maniera efficiente, sicura e sostenibile.
In ciascuna sezione trovano però spazio anche argomenti e temi più generali attraverso i quali analizzare il “mondo dell’acqua” e tutto quello che vi gravita attorno al di là ed oltre il territorio dei 46 Comuni dove l’azienda gestisce il servizio.
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