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giovedì 25 Aprile 2024
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    Incendio alla Eco-gest di Poggibonsi, Arpat: “Campioni prelevati, analisi in corso”

    Ieri i tecnici sono tornati nuovamente sul posto per valutare lo stato dei luoghi e le misure di messa in sicurezza d’emergenza adottate dalla ditta. In Drove acque e schiume rossastre

    POGGIBONSI – Sabato 14 agosto, dalle 11, si è sviluppato un grosso incendio presso l’impianto di gestione rifiuti Eco-gest Srl in localitĂ  San Giorgio, a Poggibonsi.

    Sul posto, per tutta la giornata, sono intervenuti anche tecnici del Dipartimento Arpat di Siena, attivati dalla Sala Operativa della Protezione Civile della CittĂ  Metropolitana di Firenze.

    Nella giornata di ieri 16 agosto, tecnici Arpat sono tornati nuovamente sul posto per valutare lo stato dei luoghi e le misure di messa in sicurezza d’emergenza adottate dalla ditta.

    “Che ha comunque giĂ  proceduto – fa sapere la stessa Arpat – alla notifica di potenziale contaminazione ai sensi dell’art. 242 del D.Lgs. 152/2006 e DGRT 301/2010”.

    “Nel corso del sopralluogo di ieri – prosegue l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana – sono stati anche effettuati campionamenti di matrici ambientali nelle aree di maggiore ricaduta delle sostanze che possono essersi sprigionate durante l’incendio”.

    “L’ubicazione dei campionamenti – si spiega – è stata concordata con il Settore modellistica previsionale dell’Agenzia, tenendo conto dei parametri rilevati dalle due stazioni meteo della rete regionale piĂą prossime al sito dell’incendio (Scorgiano e Barberino Val d’Elsa)”.

    Le verifiche di Arpat hanno riguardato anche il torrente Drove, “dove è stata segnalata la presenza di acque con colorazione rossastra e schiume, probabilmente dovute all’immissione di acque di spegnimento dell’incendio”.

    “Che – si spiega ancora – in parte, non sono state trattenute nelle vasche di raccolta di cui è provvisto l’impianto nonostante le misure di contenimento adottate dalla ditta che ha attivato l’autospurgo”.

    Le analisi sui campioni di acque e terreni saranno condotte presso i laboratori di Arpat.

    Si attendono i risultati, anche perchĂ© ad oggi è ancora in vigore l’ordinanza che vieta, fra l’altro, l’utilizzo di frutta e verdura coltivate nel raggio di 300 metri dal luogo dell’incendio, e l’uso di acque da pozzi, sempre nell’ambito della stessa distanza.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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