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martedì 10 Settembre 2024
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    La diabetologia del Meyer sul podio europeo per uno studio internazionale su un nuovo farmaco

    Valuta l'efficacia di un nuovo anticorpo monoclonale nella conservazione della funzione delle beta cellule pancreatiche in adulti e adolescenti con diabete di tipo 1 di nuova diagnosi

    FIRENZE –  La Diabetologia dell’ospedale Meyer di Firenze si aggiudica il podio europeo.

    Al momento, infatti, quello dell’AOU Meyer Irccs è l’unico centro italiano attivo che partecipa allo studio Fabulinus: lo studio prevede l’arruolamento dei pazienti (dai 12 ai 35 anni) con diabete di tipo 1 entro i novanta giorni dall’inizio del trattamento con l’insulina.

    Lo studio valuta l’efficacia dell’impiego di un nuovo anticorpo monoclonale (rispetto al placebo) nella conservazione della funzione delle beta cellule pancreatiche in adulti e adolescenti con diabete di tipo 1 di nuova diagnosi.

    La possibilità di preservare la funzionalità di queste cellule – compromesse dalla patologia – è una delle sfide della diabetologia e proprio in questa ottica si inserisce lo studio internazionale. 

    Al momento è aperta soltanto la coorte dei pazienti di età maggiore o uguale a diciotto anni, ma presto potranno essere arruolati pazienti di età progressivamente inferiore.

     Lo studio prevede lo screening e la somministrazione del farmaco o del placebo in modalità randomizzata e il monitoraggio nel tempo della funzionalità beta cellulare. 

    Grazie alla collaborazione dei centri di diabetologia degli adulti della Toscana e dell’Emilia Romagna, il Meyer ha avuto la possibilità di ricevere giovani adulti da sottoporre a screening. 

    Dall’ultimo rilevamento effettuato e comunicato sulla newsletter Global di luglio, l’ospedale pediatrico fiorentino è al terzo gradino sul podio europeo con cinque pazienti “screenati” e un paziente in trattamento: a oggi i pazienti “screenati” sono sei di cui due in trattamento.

    Per i pazienti con diabete di tipo 1 in terapia insulinica, la ricerca di anticorpi monoclonali sempre più specifici ha l’obiettivo di preservare una secrezione beta cellulare residua che sappiamo essere insieme all’insulina un determinante importante per mantenere un buon controllo metabolico e proteggere dallo sviluppo delle complicanze.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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