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martedì 16 Aprile 2024
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    Ospedale Campostaggia a Poggibonsi, inaugurato il cogeneratore: 500mila euro di risparmio ogni anno

    Un impianto in grado di aumentare del 25% l’efficienza energetica del presidio, e di tagliare 1.060 tonnellate di CO2 l’anno

    POGGIBONSI – Un impianto in grado di aumentare del 25% l’efficienza energetica del presidio, tagliare 1.060 tonnellate di CO2 l’anno e ridurre i costi di gestione di oltre 500mila euro ogni anno.

    E’ stato inaugurato ieri il cogeneratore di energia elettrica e termica dell’ospedale di Campostaggia, a Poggibonsi.

    Al taglio del nastro sono intervenuti anche l’assessora all’ambiente Monia Monni, l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini.

    Insieme a loro il sindaco di Poggibonsi David Bussagli, ed i vertici dell’Asl Toscana sud est Antonio D’Urso, direttore generale, Simona Dei, direttore sanitario e Francesco Ghelardi, direttore amministrativo.

    L’intervento rientra nella graduatoria del bando per  per l’efficientamento energetico di edifici pubblici che finora ha permesso di finanziare con fondi POR FESR 2014-2020 193 progetti per quasi 170 mln di euro. 

    “In un momento difficile, in cui parliamo di caro bollette e dipendenza energetica, inauguriamo oggi un intervento che si inserisce perfettamente nel percorso che ci dovrà portare all’autosufficienza energetica – ha commentato Monia Monni – Da oggi l’ospedale di Campostaggia produrrà energia in maniera autonoma e sfrutterà il calore emesso dal cogeneratore per riscaldare gli ambienti, praticamente a costo zero”.

    “La neutralità carbonica e l’autosufficienza energetica – ha precisato – sono due obiettivi che ci siamo posti e che stiamo perseguendo, perché non possiamo permetterci di dipendere da altri Paesi, in questo caso a dir poco instabili, e non possiamo più permetterci di rimandare le scelte che ci consentiranno di salvare il pianeta”.

    “Il sistema sanitario della Toscana – ha aggiunto l’assessore Bezzini – punta sulla sostenibilità. Questo impianto porta un doppio beneficio ambientale ed economico, a maggior ragione a fronte dell’aumento del costo dell’energia. Le strutture ospedaliere sono energivore per natura, proprio per questo dobbiamo predisporre qualsiasi tipo di accorgimento per attutire questo fatto a beneficio della comunità e dell’ecosistema in cui viviamo. Una scelta intelligente con la quale le nostre strutture ospedaliere si colorano sempre più di verde”.

    “L’attenzione dell’Azienda all’efficienza energetica è sempre più forte – ha detto Antonio D’Urso – L’inaugurazione del cogeneratore di Campostaggia si affianca alla partecipazione, avvenuta con grande successo, all’iniziativa “M’illumino di meno” lo scorso 11 marzo. Stiamo lavorando da tempo su questa direttiva, vogliamo essere un punto di riferimento a livello nazionale sul tema della transizione energetica”.

    “Un intervento di efficientamento energetico che si traduce in contenimento dei costi di gestione e in salute per l’ambiente e quindi per tutta la comunità – ha commentato David Bussagli. Un investimento della nostra Azienda sanitaria che ha origine negli anni prepandemia, a dimostrazione di attenzione e lungimiranza su tematiche che sono divenute di estrema attualità. Tematiche che riguardano la sostenibilità, i costi, la salute e la qualità delle vita e su cui in questo territorio c’è un percorso avviato che ci vede oggi raggiungere un ulteriore obiettivo con il cogeneratore all’ospedale di Campostaggia”.

    “L’attivazione del cogeneratore è un grande risultato per il nostro presidio ospedaliero – ha affermato la direttrice dell’ospedale Grazia Campanile – Oltre all’aspetto prettamente economico, è importante avere sempre più strumenti a disposizione per combattere, anche a livello locale, lo spreco energetico. La cura dell’ambiente poi ha ricadute pure sulla salute della cittadinanza, quindi questa inaugurazione non può che essere un tassello importante in una serie di azioni virtuose collegate fra loro”.

    Il cogeneratore, macchinario molto complesso, consente di autoprodurre l’energia elettrica necessaria a far funzionare l’ospedale con un motore a combustione interna, anziché acquistarla, e utilizzare il calore sprigionato dal motore per riscaldare la struttura del presidio.

    Rispetto a una normale centrale termoelettrica, in cui il calore sprigionato durante la fase di produzione di energia elettrica non viene recuperato, un impianto di cogenerazione utilizza infatti il calore, anziché smaltirlo, per il riscaldamento di strutture o ambienti, praticamente a costo zero. 

    Il finanziamento per realizzare l’impianto proviene quasi interamente dalla Regione attraverso fondi POR FESR 2014-2020, grazie a un contributo di oltre 1 mln di euro su un investimento ammissibile di quasi 1,2 mln.

    Sempre per la Asl Toscana sud est dovrebbero partire a breve i lavori per un impianto analogo all’Ospedale Nottola, a Montepulciano (SI), utilizzando sempre i fondi del bando efficientamento energetico della graduatoria delle Aziende sanitarie locali e ospedaliero-universitarie.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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