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lunedì 7 Luglio 2025
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    Rette in Rsa, l’assessora Spinelli ai manifestanti: “Accanto a famiglie con risorse, controlli e regole certe”

    Ieri la protesta davanti a Palazzo Strozzi Sacrati, l’assessora: “Fate riferimento alla quota indicata nel portale Rsa”

    FIRENZE – “Le vostre istanze sono corrette e le comprendiamo, ma la Regione sta svolgendo il suo compito”.

    Lo ha detto Serena Spinelli, assessora regionale alle politiche sociali, ricevendo ieri, giovedì 28 marzo, una delegazione dei familiari di persone anziane non autosufficienti che hanno manifestato davanti alla sede della Regione, a Palazzo Strozzi Sacrati, a causa degli aumenti delle rette delle Rsa annunciati dai gestori privati e della difficoltà di accedere ai servizi di assistenza. 

    A proposito dell’aumento delle rette, l’assessora ha ribadito che ai gestori non è concesso di autodeterminare la quota sociale: “Siamo al fianco delle famiglie, con risorse, controlli e regole certe. Chi dovesse ricevere richieste di aumento è tenuto a verificare sul portale dedicato alle Rsa che la quota richiesta corrisponda a quella dichiarata e a segnalare eventuali differenze”.

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    “In varie aree della Toscana – ha poi proseguito – è in corso una fase di rinnovo degli accordi triennali con le strutture accreditate. Come Regione stiamo svolgendo una azione di monitoraggio e verifica con le zone distretto e le società della salute: Aumenti di quota sociale devono essere concordati con tutti questi soggetti ed adeguatamente motivati”.

    Per quanto riguarda l’altra situazione spinosa, quella delle liste di attesa, l’assessora ha evidenziato che si tratta di un problema di risorse.

    “I 225 milioni disponibili per il 2025 rientrano nell’ambito del fondo sanitario regionale – sono ancora parole dell’assessora – e attualmente ci permettono di coprire circa 12.000 quote sanitarie: senza ulteriori risorse non è possibile coprire la totalità delle richieste e si generano le liste d’attesa”.

    “La responsabilità primaria è quella delle scelte del governo nazionale – ha aggiunto – i tagli del Governo alla sanità non permettono di finanziare adeguatamente il fondo sanitario regionale e quindi, finiscono per abbattersi anche sulle Rsa, impedendoci di abbattere le liste d’attesa”.

    “Quello che possiamo fare al momento – ha spiegato – è monitorare l’utilizzo di tutte le risorse del fondo, per poterle utilizzare al massimo e cercare di tamponare il più possibile il problema”.

    L’assessora ha infine detto alla delegazione dei familiari che l’interlocuzione con loro continuerà costantemente e, anzi che, come previsto dal patto per il nuovo welfare recentemente sottoscritto, “sarà attivato prossimamente un tavolo regionale cui i familiari dei pazienti, una volta individuate le loro rappresentanze potranno partecipare ufficialmente, potendo così prendere parte alla discussione sulle tematiche che li coinvolgono”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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