FIRENZE – “Stiamo stringendo i denti per continuare a offrire i nostri servizi e rimanere al fianco dei cittadini”.
Così Andrea Ceccherini e Patrizio Ugolini, rispettivamente presidente del Coordinamento delle Misericordie e coordinatore Anpas dell’Area Fiorentina, lanciano un appello alla Regione per far fronte insieme all’aumento dei costi dell’energia e del carburante.
“La situazione però è grave – ammoniscono – e diventa sempre più faticosa da affrontare: le Misericordie, l’Anpas dell’area fiorentina e le associazioni di volontariato del nostro territorio si trovano in grandissima difficoltà per l’aumento spropositato dei costi dell’energia e del caro carburanti”.
“Le bollette delle sedi e le spese che ogni giorno abbiamo per l’utilizzo dei nostri mezzi – rimarcano – hanno dei costi che per il nostro settore ormai non sono più sostenibili”.
“Un problema – aggiungono – che potrebbe aumentare in modo esponenziale nei prossimi mesi, durante l’autunno, andando poi a ricadere su tutta la cittadinanza. La nostra economia sta finendo l’ossigeno”.
“È stato convocato per il 19 luglio un Tavolo di confronto con la Regione Toscana. Un appuntamento importante – dice Ceccherini – che siamo felici di poter avere. Sarà utile per capire come affrontare quella che nel nostro settore è ormai diventata una reale emergenza”.
“Oltre al problema del rincaro prezzi – sottolinea – riteniamo che sia fondamentale anche una riforma urgente del sistema sanitario dell’emergenza e urgenza”.
“Il 118 ha ormai un’impostazione obsoleta – puntualizza il presidente del Coordinamento Misericordie – riesce a rispondere alle richieste di aiuto della popolazione, ma con sempre più sacrifici da parte dei volontari e professionisti che ci lavorano”.
La richiesta da parte del Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina è di lavorare per ottenere un cambiamento in tempi brevi.
“Non possiamo far fronte in eterno a queste spese. Il rischio – dice Ceccherini – è di non avere più le capacità di sostenere i servizi che ogni giorno vengono offerti, sia quelli ordinari che quelli di emergenza. Davanti a questi costi dovremo necessariamente ridurre le nostre attività sul territorio”.
“Come Pubbliche assistenze – dice Ugolini – manifestiamo il disagio dovuto ai rincari e non arginato da un adeguamento dei rimborsi da parte delle istituzioni, con la conseguente forte difficoltà a sostenere i servizi e l’incertezza sulla presenza dei professionisti, che mette a rischio la continuità della attività”.
“Auspico che il tavolo del 19 luglio – conclude – porti delle soluzioni con certezze condivise con il mondo del volontariato”
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