spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
giovedì 25 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Siccità, verso una semplificazione normativa e procedurale per realizzare nuovi invasi in Toscana

    L'assessora Monni: "Capire i 4 o 5 che si possono realizzare in tempi brevi e arrivare ad una valutazione insieme ai territori per agire il prima possibile”

    FIRENZE – “Semplificare e snellire la realizzazione di nuovi invasi, da un punto di vista normativo e procedurale”.

    E’ il punto sul quale si è concentrata la cabina di regia sulla siccità che si è riunita per la seconda volta a Palazzo Strozzi Sacrati.

    All’incontro di ieri, venerdì 15 luglio, oltre ai rappresentati dei settori regionali coinvolti (ambiente, protezione civile, agricoltura, infrastrutture e urbanistica), ad AIT, Anbi e EAUT, sono stati invitati anche quelli delle categorie agricole ovvero Confagricoltori, Coldiretti e CIA, oltre a Cispel.

    Insieme al presidente regionale Eugenio Giani è intervenuta anche l’assessora all’ambiente Monia Monni.

    “Anzitutto – ha detto Giani – vogliamo arrivare quanto prima ad un quadro dei danni che la siccità ha causato e sta causando, in modo da inoltrare al governo la richiesta di emergenza nazionale”.

    “In secondo luogo – ha proseguito – vogliamo arrivare a delle procedure che, al di là del momento attuale, ci permettano di realizzare il maggior numero di laghi, laghetti e invasi e salvaguardare quelli già esistenti”.

    “Dobbiamo sburocratizzare il sistema di leggi e regolamenti – ha aggiunto – per consentire al pubblico e al privato di arrivare ad opere che potranno rivelarsi preziose in periodi di siccità”.

    “Infine – ha concluso Giani – vogliamo individuare i siti dove ricavare da subito spazi di raccolta di acqua da utilizzare nei momenti di necessità. Il confronto è stato positivo ed insieme alle categorie agricole ci riuniremo per individuare gli interventi strategici”.

    “Il tavolo – ha spiegato l’assessora Monni – si è concentrato soprattutto sul mondo agricolo, che è in grandissima sofferenza e si prevede che lo sarà ancora per un po’, poiché le previsioni meteo non ci sono favorevoli”.

    “Abbiamo fatto il punto sia sugli interventi per fronteggiare l’emergenza – ha precisato Monni – da inserire nella richiesta di emergenza nazionale che contiamo di presentare quanto prima, sia sulle richieste dello stato di calamità in agricoltura, per le quali ARTEA ha già aperto la procedura per la loro raccolta”.

    L’elemento importante è l’istituzione di un tavolo tecnico con tutti i soggetti regionali coinvolti e i tecnici delle categorie agricole, per studiare un piano di semplificazione, sia dal punto di vista normativo che procedurale.

    “Probabilmente questo ultimo punto – ha proseguito ancora l’assessore regionale all’ambiente – è anche più importante dato che ci arrivano notizie di tentativi di realizzazione di nuovi invasi che però si incagliano, si rallentano o che vengono abbandonate a causa di difficoltà burocratiche”.

    Semplificazione dei progetti significa anzitutto una valutazione congiunta dei progetti con tutti i soggetti coinvolti nel campo delle autorizzazioni per eliminare gli ostacoli in modo rapido.

    “Sui progetti – ha  concluso Monni – vogliamo impostare un lavoro di accompagnamento per far sì che essi stessi siano valutabili in tempi più rapidi. Rispetto ai nuovi invasi, il presidente ha dato mandato di capire quali possono essere i 4 o 5 che si possono realizzare in tempi brevi e arrivare ad una valutazione insieme ai territori per agire il prima possibile”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...