FIRENZE – “Più di 400 nuovi bus, 1.200 nuovi assunti con contratti a tempo indeterminato di cui 556 formati internamente con il progetto Accademia, oltre mille paline elettroniche, 6mila dispositivi contactless per pagare il biglietto a bordo in un “tap”, oltre 17 mila telecamere di sicurezza su tutta la flotta, comunicazione diretta ai passeggeri, una App già scaricata oltre 1 milione e 300mila volte e un ecosistema digitale attivo h24 e per 365 giorni l’anno che ha portato ad oggi, alla vendita di oltre 75 milioni di biglietti e più di 2 milioni e 200mila abbonamenti”.
Sono questi alcuni numeri che Autolinee Toscane ha presentato ieri al Centro Pecci di Prato.
Un’azienda toscana da 5mila dipendenti
Un appuntamento oramai tradizionale che serve, come ha spiegato il presidente Gianni Bechelli, “non solo a fotografare quanto realizzato fin qui, dopo la difficile fase di subentro e ristrutturazione”.
Ma anche a spiegare “le direttrici lungo le quali una grande azienda toscana con oltre 5mila dipendenti si sta muovendo per creare, finalmente, una realtà industriale dedicata alla mobilità collettiva”.
Un obiettivo raggiungibile, avvisa Bechelli, solo a condizione “della piena consapevolezza da parte delle istituzioni dell’importanza strategica del trasporto pubblico quale strumento indispensabile per la riconversione ecologica del nostro modello di vita”.
“La sfida riguarda tutti – spiega il presidente di AT – per cui a livello nazionale è necessario che al Tpl siano date le risorse necessarie – come del resto chiedono tutti i presidenti di Regione, tutti i sindacati, tutte le associazioni di categoria – mentre a livello locale sono indispensabili scelte che permettano ai bus e alle nostre città di non essere prigionieri del traffico privato”.
“I numeri di AT – afferma il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – descrivono una crescita dell’uso del trasporto pubblico fra i cittadini e che interessa ogni segmento dell’offerta all’utenza, dagli studenti, ai lavoratori a chi usa i mezzi per spostarsi per visitare la Toscana”.
“L’innovazione – rimarca – è una delle chiavi che spiegano questo costante aumento: biglietti e abbonamenti sempre più facili da acquistare, percorsi “intelligenti” e una app che nello scorso settembre è stata la quinta più scaricata in Italia nella sua categoria. L’impegno per il futuro, da parte della Regione, è incrementare le capacità attrattive del trasporto pubblico locale per renderlo comunque preferibile, sotto ogni profilo, alla mobilità privata nell’interesse dell’ambiente e del sistema complessivo della mobilità”.
“I risultati raggiunti da AT in questi primi tre anni di esercizio parlano da soli – afferma l’assessore regionale alle infrastrutture, mobilità e governo del territorio, Stefano Baccelli – considerando anche che sono stati raggiunti dopo un difficile momento di transizione e attraversando i lunghi giorni della pandemia che hanno rappresentato una difficoltà aggiuntiva per tutto il trasporto pubblico nazionale. Oggi la Toscana è all’avanguardia nella digitalizzazione di tutto il sistema di trasporto pubblico regionale, dalla bigliettazione al controllo da remoto di linee e passaggi. Ora è il momento di guardare ad un futuro che porti ulteriori miglioramenti nel servizio che devono essere necessariamente accompagnati dal Governo con politiche e finanziamenti volti ad incentivare l’uso del mezzo pubblico come risposta vantaggiosa ed ecoefficiente alle esigenze di mobilità dei cittadini”.
700 milioni di investimenti fino al 2032
Per Autolinee Toscane le chiavi per questo cambiamento sono la massima attenzione su manutenzione, organizzazione, gestione del personale, analisi dei dati, investimenti, tecnologie e comunicazione.
“Dietro a ogni bus – spiega Jean-Luc Laugaa, ad di Autolinee Toscane – c’è il lavoro di decine di persone, che hanno permesso di percorrere, in tre anni, 330 milioni di chilometri, come fare 50 viaggi sulla Luna, andata e ritorno. Con sforzo, impegno e professionalità, accompagnati da importanti investimenti, pari a oltre 340 milioni di euro, che al 2032 saranno circa 700, a favore di bus, depositi, personale, welfare, tecnologie e innovazione digitale”.
6 milioni di fogli di carta risparmiati
Il lavoro portato avanti da AT in questo primo triennio si è tradotto anche in un cambio di paradigma, a favore di un ecosistema digitale attivo h24 per consentire un accesso più facile ai servizi di trasporto pubblico in Toscana ma soprattutto più sostenibile.
“Puntiamo all’obiettivo zero emissioni e, per farlo, oltre a dematerializzare ogni tipo di abbonamento che ci ha consentito di eliminare in tre anni oltre 2 milioni di tessere di plastica – spiega Andrea Buonomini, direttore commerciale, marketing e tecnologie di AT – abbiamo attivato il nostro “tip tap”, sistema innovativo di pagamento contactless che ci ha consentito di risparmiare oltre 6 milioni di fogli di carta e buste per le spedizioni o i moduli. Da marzo 2024 ad oggi abbiamo venduto quasi 5 milioni di titoli con il progetto “tip tap” e, inoltre, in tre anni abbiamo venduto oltre 2 milioni di abbonamenti. La nostra sfida sarà quella di proseguire su questa nuova rotta, spostando sempre più persone nella direzione di una mobilità sempre più sostenibile”.
Oltre 180 mila ticket gestiti
L’indagine di soddisfazione dell’utenza rappresenta un consolidato strumento di monitoraggio e analisi per quanto concerne i servizi di trasporto urbano. La campagna è stata condotta nei mesi di aprile e maggio 2024 dall’Istituto di Ricerca sui Trasporti e l’Economia.
“Siamo orientati all’ascolto dell’utenza e i dati rilevati dall’ultima indagine di soddisfazione dicono che l’utenza è soddisfatta o molto soddisfatta – dichiara Jasmine Andreaus, Coordinatrice Customer Care AT – Nel periodo tra aprile e maggio 2024 sono stati intervistati 14.499 viaggiatori: la valutazione media del servizio è di 7,2 su 10, con un’utenza che si dichiara per l’88,24% soddisfatta o molto soddisfatta. Il nostro customer care ha gestito 180mila ticket in tre anni”.
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