FIRENZE E TOSCANA – La Regione Toscana rende noto che il Servizio fitosanitario, nel corso del monitoraggio ufficiale per Xylella fastidiosa, ha rinvenuto per la prima volta sul territorio regionale, nel comune di Monte Argentario, alcune piante colpite dal batterio che attacca solamente alcune specie vegetali sensibili, portandole al disseccamento.
Dai primi accertamenti è emerso che il batterio ritrovato appartiene alla sottospecie Multiplex, differente da quello che ha colpito l’olivicoltura pugliese, una sottospecie finora mai rinvenuta in Italia ma presente in Corsica e in Spagna.
“Secondo quanto dichiarato dalla Regione – ha commentato Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana – non esistono condizioni per inutili allarmismi anche perché non sono state evidenziate infezioni a carico di olivi. Oltretutto le piante colpite, una quarantina in tutto, sono ginestre e mandorli nei dintorni di Porto Santo Stefano – da dove il batterio potrebbe essere
sbarcato – zona particolarmente isolata dal resto del territorio toscano per la presenza della laguna di Orbetello. Le potenziali vie di diffusione sono quindi limitate dalla natura dell’area".
"Apprezziamo il lavoro di monitoraggio svolto dal Servizio fitosanitario regionale – continua Filippi – grazie al quale è possibile, con una identificazione tempestiva dei focolai, una rapida ed efficace azione di eradicazione attraverso la distruzione delle piante colpite e la istituzione di una zona di rispetto. Evitiamo qualsiasi forma di allarmismo perché gli oliveti ed i vigneti così importanti per l’economia ed il paesaggio della toscana non corrono alcun rischio".
“Coldiretti Toscana sosterrà l’azione della Regione nell’applicare in modo rigido il protocollo su base scientifica – ha sottolineato Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana- e non si tollereranno interferenze e speculazioni di alcuno, che rischiano di ripercuotersi sull’economia delle imprese e di interi territori”.
di Redazione
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