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lunedì 10 Febbraio 2025
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    A Gaiole in Chianti open day con visita guidata allo scavo archeologico della villa romana di Monti

    Sabato 18 gennaio, con ritrovo alle ore 11, al parcheggio del cimitero di Monti. Non è richiesta la prenotazione

    GAIOLE IN CHIANTI – Per offrire ai cittadini la possibilità di vedere da vicino il cantiere di scavo insieme agli archeologi e vedere in anteprima i primi reperti emersi durante la campagna di scavo è stato organizzato per sabato 18 gennaio, alle ore 11, un open day con visita guidata al sito della villa romana, nei pressi della Chiesa dell’Ascensione a Monti in Chianti (cosiddetta Pieve San Marcellino). 

    Il ritrovo è alle ore 11 al parcheggio del cimitero di Monti. Non è richiesta la prenotazione


    La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo ha infatti avviato una nuova campagna di scavo archeologico, anche con il contributo del Comune di Gaiole in Chianti e la collaborazione dei proprietari del terreno, Marco e Giovanni Ricasoli, con l’obiettivo di approfondire il ruolo del Chianti nell’economia e nella società del mondo romano. 

    “Questo progetto, reso possibile da un finanziamento del Ministero della Cultura, dalla sinergia con gli enti locali e dalla disponibilità dei privati, mira a tutelare la struttura della villa romana di Monti in Chianti, nota fin dagli inizi del 1900, ma mai esplorata in modo estensivo” dichiara Gabriele Nannetti, delegato del Capo Dipartimento per la Soprintendenza di Siena. 

    “La villa romana di Monti in Chianti è un elemento chiave per comprendere l’organizzazione del sistema insediativo in epoca romana e la gestione delle proprietà imperiali nella regione, anche in relazione alla colonia romana di Saena Julia” aggiunge Maria Gabriella Carpentiero, funzionaria archeologa della Soprintendenza e responsabile del progetto.

    “Grazie alla collaborazione con l’Università di Siena – fa sapere – potremo inoltre studiare aspetti come le produzioni alimentari attraverso l’analisi dei residui organici conservati nei contenitori rinvenuti.”

    Scoperta inizialmente nella primavera del 1900 durante i lavori di risistemazione della canonica, l’area archeologica ha restituito reperti straordinari, tra cui iscrizioni marmoree, un altare e una base di statua databili tra il I e il IV secolo d.C., oggi esposti nel Museo Alle Origini del Chianti presso Chianti Origo.

    “Queste nuove indagini rappresentano un’opportunità per arricchire il percorso espositivo del nostro museo, che già racconta una parte della storia della villa attraverso reperti come colonne, capitelli e basi, aggiunge Marco Firmati, direttore del Museo.

    La nuova campagna di scavi si è concentrata sull’area a est della chiesa dell’Ascensione, dove le prospezioni geomagnetiche hanno identificato strutture sepolte legate all’area produttiva della villa.

    L’obiettivo è ampliare la conoscenza della villa e della sua evoluzione, valorizzando al contempo il sito come parte integrante del patrimonio culturale del Chianti.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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