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venerdì 26 Aprile 2024
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    Giornata contro la violenza sulle donne: a Gaiole la presentazione del libro “Rosa fra le rose”

    Giovedì 25 novembre, alle ore 17, all'Auditorium delle ex Cantine Ricasoli, insieme al libro scritto da Silvia Ammavuta

    GAIOLE IN CHIANTI – In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, giovedì 25 novembre, alle ore 17, a Gaiole in Chianti sarà presentato il libro “Rosa fra le rose” di Silvia Ammavuta, Scribo edizioni.

    La presentazione si svolgerà all’Auditorium delle Ex Cantine Ricasoli.

    Dopo i saluti dell’amministrazione comunale e l’intervento diAuser Gaiole in Chianti, prenderanno la parola Gianni Caverni, giornalista e scrittore e l’autrice del libro Silvia Ammavuta.

    Per partecipare è necessario prenotare entro mercoledì 24 novembre ai seguenti contatti: 0577744743 – c.massoni@comune.gaiole.si.it. Green Pass obbligatorio.

    Il libro “Rosa fra le rose” narra una storia di violenza domestica. Rosa riceve il primo schiaffo dal marito Arcangelo quando suggerisce il trasferimento di tutta la famiglia dal sud al nord Italia, in cerca di lavoro.

    La vita a Milano non è semplice: Rosa lavora come domestica, il figlio Alberto con difficoltà si inserisce a scuola, Arcangelo, abituato a spadroneggiare nel suo paese, si sente un operaio qualsiasi in un posto alieno.

    Le violenze di Arcangelo continuano e diventano una consuetudine, lasciando i segni sul corpo di Rosa, che impara a camuffarli per proteggere suo figlio Alberto e dargli una parvenza di serenità, addossandosi in parte il senso di colpa per aver voluto portare la famiglia a Milano. Per smorzare le tensioni si aiuta con dei tranquillanti, assunti all’insaputa del marito e del figlio.

    Alberto vede e non vede ciò che avviene fra le mura domestiche, ma si concentra sullo studio e su gli unici due amici che ha.

    Una sera resta a dormire da uno di essi, ha compiuto da qualche mese undici anni, il padre la mattina gli comunica, lì, a casa dell’amico del cuore, che la madre si è suicidata: imbottita di psicofarmaci è affogata nella vasca da bagno.

    Alberto con il trascorrere degli anni sviluppa avversione per l’acqua, fino a trovare difficoltoso lavarsi. L’avversione diventa repulsione.

    Al compimento del 18esimo anno torna al paese dei genitori, Vuccanera,  all’insaputa del padre, con il desiderio di andare al cimitero e riconciliarsi con la madre dalla quale si sente abbandonato a seguito del suo suicidio.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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