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venerdì 23 Maggio 2025
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    80esimo anniversario della Liberazione. Anche a Greve in Chianti una comunità in cammino

    Il Comune ha organizzato un percorso nelle frazioni San Polo, La Panca, Panzano, Strada, Greve, Poggio alla Croce e Panzalla

    GREVE IN CHIANTI – Un viaggio senza sosta nei tanti luoghi della memoria di Greve in Chianti.

    Un percorso che ha fatto tappa nelle diverse frazioni del territorio per celebrare il sacrificio di coloro che scelsero di lottare, a costo della loro stessa vita, per la conquista della libertà.

    Le celebrazioni del 25 aprile, con le quali l’amministrazione comunale grevigiana ha commemorato i caduti, ha rievocato i nomi e le vite spezzate di centinaia di vittime civili, uccise, trucidate, torturate tra i boschi del Chianti per mano nazifascista, hanno portato la comunità a condividere un cammino (reale e simbolico) nel segno del ricordo collettivo e della cultura dei diritti, mai scontati, che sono alla base di ogni convivenza pacifica.

    La delegazione istituzionale si è recata nei diversi luoghi dove sono state deposte le corone di alloro ai monumenti ai caduti situati nelle località San Polo, La Panca, Panzano, Strada, Greve, Poggio alla Croce e Panzalla.

    “La festa del 25 aprile è un momento di altissimo valore civile – ha commentato il sindaco Paolo Sottani – un’occasione per affermare un dovere morale al quale tutti noi siamo chiamati nella quotidianità ovvero quello di rendere onore, celebrare, tenere vivo il ricordo di coloro che hanno sacrificato la loro vita per donarci un futuro e trasmettere i principi in cui i nostri caduti credettero e investirono con tutte le loro forze alle nuove generazioni”.

    “L’insegnamento più profondo che ereditiamo dalla Resistenza – ha proseguito – è il valore dell’unità, della lotta comune, condotta e sostenuta sul piano materiale, logistico, psicologico, dalla stessa volontà di opporsi al regime fascista e nazista”.

    “I valori dell’antifascismo – ha aggiunto Sottani – il desiderio di indipendenza e di riscatto, il sentimento unitario e patriottico furono ciò che tenne insieme il fenomeno della Resistenza, un processo storico articolato che, pur nella diversità delle posizioni ideologiche, rappresentò lo strumento più tenace contro l’oppressione nazifascista”.

    “Noi celebriamo ogni anno un 25 aprile sobrio – ha chiosato il sindaco Sottani in riferimento alle polemiche nazionali – non importa ci sia ricordato perché il 25 aprile vuol dire per noi rispetto nei confronti dei nostri caduti, riconoscenza, ringraziamento e valorizzazione della memoria nei nostri luoghi simbolo del territorio. Siamo stati contenti di aver trovato dei fiori deposti dai cittadini e dalle cittadine presso alcuni monumenti ai caduti, segno della risposta positiva che la comunità ha dato nell’aderire all’iniziativa lanciata insieme all’ANPI”.

    “Dalla verità dell’afflato antifascista – ha concluso – dalla lotta dei nostri partigiani e delle nostre partigiane derivarono i principi che oggi abbiamo il compito prioritario di tutelare, promuovere e tramandare: la democrazia e la libertà”.

    Tra gli eventi più partecipati dalla comunità, organizzati dall’assessorato alla Cultura, l’incontro “Resistenza senza armi” allestito nella biblioteca di Panzano in Chianti al quale sono intervenuti il sindaco Sottani, la vicesindaca Monica Toniazzi, il parroco di Panzano don Alessandro Andreini e il vicepresidente A.N.E.I. Associazione nazionale ex internati Marco Grassi.

    L’evento è stato accompagnato dalla proiezione del docufilm “Tutti i nostri no”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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