GREVE IN CHIANTI – Era in ospedale quando ci aveva chiamato. Ci avevano colpito la dolcezza della sua voce, la sua lucidità, la sua incrollabile speranza. Ma anche l'altruismo.
"Ringrazio davvero tutti per la vicinanza che stanno dimostrando – ci aveva detto – Dico grazie a chi mi sta vicino ogni giorno, a chi ha aiutato e sta aiutando a diffondere l'appello, a chi è andato a farsi fare lo screening per la donazione. La mia esperienza deve servire. A me ma anche ad altri. La cultura della donazione deve entrare a far parte di noi".
Non ce l'ha fatta Maria Cecilia, 47 anni, sposata, tre figli. Si è spenta mercoledì 4 gennaio mentre era in attesa del secondo trapianto di midollo. Per il quale si stava comunque già lavorando.
Quel trapianto per il quale, alcuni mesi fa, un appello partito da Greve in Chianti (per la ricerca di potenziali donatori compatibili) aveva dato il via a una incredibile gara di solidarietà e sensibilizzazione sul tema.
A decine e decine in questi mesi si sono recati al Centro Sangue dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri, per gli analisi e per mettersi a disposizione. "Un risultato straordinario" ha ripetuto più volte la responsabile, la dottoressa Antonella Bertelli.
Un risultato raggiunto grazie al gesto di Maria Cecilia e di chi l'ha seguita, amata, aiutata. In primis la sua famiglia, e poi la comunità grevigiana.
Ti sia lieve la terra Maria Cecilia, tantissimi conoscono bene il coraggio e la fede che hai messo in campo in questa tua durissima battaglia. Un vero esempio per tutti noi.
Chi volesse darle l'ultimo saluto potrà farlo sabato 7 gennaio: il funerale è stato fissato alle 14.30 nella chiesa di Santa Croce. Lei invece da oggi pomeriggio sarà esposta a Greti.
di Matteo Pucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA