FERRONE – Il sospetto era stato fin da subito forte ed evidente, ma adesso ci sono anche le analisi di laboratorio (effettuate dall'Istituto Zooprofilattico) a confermare: l'11 agosto scorso il boccone di cibo che Franco Zolfaroli strappò dalla bocca del suo meticcio Camillo, che lo aveva raccolto in giardino, era letale (clicca qui per leggere l'articolo).
In quello strano pezzo di pollo che il cane aveva trovato in giardino e che stava per ingoiare conteneva fosfuro di zinco, "un prodotto in polvere molto velenoso – dice Zolfaroli – purtroppo assai indicato per l'avvelenamento di esche, in quanto è dotato di una elevata azione tossica per ingestione, che provoca una straziante morte in quanto agisce lasciando completamente lucido l’animale. Che quindi soffre fino alla fine e non vi è antidoto".
"Era usato come ratticida – dice ancora – Ora, come ci hanno spiegato in Provincia, non è più in commercio, ma evidentemente ci sono ancora delle scorte in giro".
"Svolgeremo regolare denuncia alla polizia provinciale – conclude Zolfaroli – contro il responsabile di quest’atto criminoso che ci ha lasciati molto turbati".
di Matteo Pucci
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