PANZANO (GREVE IN CHIANTI) – "Da alcuni giorni ci siamo resi conto che quasi tutti i gatti della colonia mancano all’appello. I gatti erano in buona salute, ed erano amorevolmente accuditi, è quindi praticamente impossibile che un così alto numero (almeno 10) possa essere stato colpito da contemporanea ed improvvisa malattia e morte o che si sia allontanato spontaneamente e contemporaneamente senza una evidente ragione".
A dirlo sono le volontarie e i volontari che si occupano di una storica colonia felina di Panzano Alto (via di Pescille).
"Logicamente – riprendono – viene da pensare all’intervento di un umano che crede di avere qualche diritto in più rispetto ai gatti liberi e, magari perché no, anche rispetto a qualche altro umano un po’ diverso da lui! Come ha agito? Forse ha messo una gabbia da cattura, con esche di cibo appetitoso, poi catturati i gatti, li ha uccisi o più semplicemente li ha “deportati”?".
"Come si sarebbe sentito – domandano – questo coraggioso eroe se fosse stato allontanato lui con la forza dalla sua casa e dai suoi affetti? Pensavamo che questa parola “deportazione” fosse rimasta confinata nella storia del secolo scorso, ma invece c’è ancora chi vigliaccamente si sente forte di fronte ad altri molto più deboli di lui ed esercita la sua incivile violenza".
"Torniamo ai fatti – raccontano – mancano all’appello: una gattona bianca con grandi macchie nere, con un problema ad un occhio che risponde al nome di Lilly, una piccola gattina con una macchia bionda, simile ad una stella, sulla fronte, due gatti neri, due tigrati, due grigi, uno color miele, uno grigio chiaro tendente all’oro, forse anche qualcun altro. Mettiamo alcune foto, i piccoli ora sono più grandi, sono stati fotografati qualche mese fa. Purtroppo Lilly è presa controluce e sembra tutta nera, invece ha anche grandi macchie bianche".
"Erano tutti gatti abbastanza socievoli – dicono ancora i volontari – e purtroppo si fidavano dell’uomo. Lanciamo quindi un accorato pubblico appello: se qualcuno ha visto in giro da qualche giorno gatti con queste caratteristiche, se per favore può segnalarlo, rivolgendosi alla redazione del Gazzettino del Chianti che abbiamo pregato di farci da riferimento".
"Desideriamo poi rivolgerci agli abitanti di via Pescille – sono ancora parole dei volontari – zona intorno al numero civico 1, se qualcuno ha visto o sentito qualcosa di strano che possa essere attinente con la scomparsa dei gatti può eventualmente riferirlo all’ufficio di polizia municipale di Greve in Chianti. Ci sembra impossibile che nessuno si sia accorto di niente, ma non vogliamo pensare che anche su un episodio come questo sia calato quel velo di complice omertà che troppo spesso in Italia garantisce vergognose impunità e che sempre troppo spesso ci fa vergognare di essere italiani".
"Ringraziamo tutti quelli che ci aiuteranno – concludono – a far luce su un episodio così inquietante per la sua sproporzionata violenza, amici e meno amici di animali e gatti in particolare, ma semplicemente persone civili e rispettose come noi cerchiamo di essere".
di Matteo Pucci
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