GREVE IN CHIANTI – “Giovedì 18 gennaio 2024 il consiglio comunale di Greve ha approvato in via definitiva la variante generale agli strumenti urbanistici comunali, contenente, tra l’altro, le nuove previsioni di urbanizzazione a Cintoia”.
Inizia così la riflessione di Legambiente Chianti fiorentino, fortemente critica nei confronti delle previsioni su Cintoia.
“Ricordiamo – iniziano – che la variante prevede una nuova Residenza Sanitaria Assistenziale per malati di Parkinson (120 posti letto) ed un nuovo albergo e centro benessere (quasi 10.000 metri cubi, 30 camere), nominalmente al servizio della prima ma in pratica senza alcun vincolo di utilizzo. Le due strutture si collocano in sostituzione ed ampliamento di precedenti strutture dismesse: un’ex filanda e una ex stalla”.
“Come circolo di Legambiente Chianti fiorentino – aggiungono – avevamo presentato a giugno formali osservazioni evidenziando l’inadeguatezza di queste previsioni e proponendo una revisione della variante; osservazioni che sono state in buona misura rigettate dall’amministrazione”.
“Gli aspetti più controversi che avevamo evidenziato – ricordano – riguardano, oltre al significativo impatto paesaggistico di questi volumi, anche l’impatto sui consumi di acqua potabile, quello degli scarichi fognari sul sottostante torrente Sezzate e quello sul traffico in una zona attualmente ancora quasi incontaminata”.
“Sono seguiti diversi passaggi propedeutici all’approvazione definitiva – continua Legambiente Chianti fiorentino – svolti con Regione Toscana e Soprintendenza, ed anche in queste circostanze abbiamo evidenziato presso questo enti il nostro punto di vista”.
“Abbiamo anche tenuto un’importante e molto partecipata assemblea cittadina – ricordano – con la partecipazione del presidente regionale di Legambiente e del referente fiorentino di Italia Nostra, oltre che di una rappresentanza dei Friday for Future e il Comitato di Cintoia. Nonostante tutto questo, il consiglio comunale ha approvato la variante praticamente senza modifiche per quanto attiene le previsioni di Cintoia (con i voti contrari della lista civica Viva ed il voto bipartisan del centrodestra: un’astensione ed un voto favorevole)”.
“Come circolo di Legambiente – evidenziano – crediamo che questa approvazione rappresenti un grave errore e soprattutto un’ipoteca sulle prospettive future di rigenerazione di questa valle che è certamente unica per storia, natura e geologia”.
“Nel ribadire la nostra contrarietà a queste previsioni – guardano al futuro – crediamo tuttavia che la partita non sia del tutto chiusa, dal momento che prima della realizzazione dei nuovi edifici dovrà essere approvato un nuovo Piano Urbanistico Attuativo e stipulata una convenzione con i soggetti attuatori”.
“In quella circostanza – promettono in conclusione – vigileremo affinché la previsione avvenga nel pieno rispetto delle norme di tutela ambientale e paesaggistica, ricordando, tra l’altro, che a valle dei nuovi insediamenti scorre il torrente Sezzatana che, per endemismi e geologia, rappresenta un’emergenza naturalistica molto importante che non potrà in alcun modo essere alterata”.
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