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venerdì 19 Aprile 2024
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    Intervista ai consiglieri Burgassi e Pecorini: “Non ci hanno ascoltato neanche per cancellare le spese ingiustificabili”

    GREVE IN CHIANTI – Un no perentorio. Senza sconti e senza aperture: è quello detto dai consiglieri del Centrosinistra per Greve in Chianti al bilancio comunale portato in approvazione dal sindaco Paolo Sottani e dalla sua giunta.

     

    Un bilancio sul quale il capogruppo del Centrosinistra, Giulio Pecorini, e la sua collega Letizia Burgassi, riflettono insieme al Gazzettino del Chianti.

     

    Il vostro è stato un no molto netto al bilancio del comune. Quali sono gli aspetti verso i quali puntate maggiormente l'indice?

    "Il primo è l’aumento di 280.000 euro di tasse per i cittadini. L’aumento della Tasi dal 2,8 al 3,3 graverà in particolare sulle famiglie senza figli o con figli di età maggiore ai 26 anni, a meno che non abitino in case con rendite catastali fra 500 e 600 euro. Quindi giovani coppie, pensionati ed anziani, oppure famiglie con figli ormai adulti ma non in grado di costruirsi una vita autonoma ed economicamente indipendente dai genitori, come disoccupati e sottoccupati. Sul fronte dell’Imu, gli aumenti riguarderanno i fondi ad uso commerciale e, udite udite, le abitazioni date in comodato d’uso a figli o genitori".

     

    Quali sono state le vostre richieste?

    "Abbiamo chiesto la cancellazione delle spese ingiustificabili in questo contesto di aumenti delle tasse, come ad esempio l'addetto stampa o la riduzione dei 115.000 euro per feste e festicciole varie. Perché un taglio di spesa di circa 50.000 euro avrebbe permesso di non aumentare l'Imu a chi dà la casa in comodato d'uso ai figli e di introdurre ulteriori detrazioni sulla Tasi per le fasce più deboli. Ma queste nostre richieste sono state tutte puntualmente respinte".

     

    Il sindaco Sottani ha detto in consiglio di essere stato costretto a operare così visti i tagli operati da parte del Governo. Perché non vi ha convinto?

    "Sottani ha detto che questo è il primo anno che il Comune di Greve in Chianti contribuisce in maniera rilevante al bilancio dello Stato, con un fondo di solidarietà azzerato ed i trasferimenti del Comune allo Stato superiori ai trasferimenti in entrata. Il che, tradotto, significa che non solo ogni singola voce di spesa del bilancio comunale è interamente pagata dai cittadini, ma che addirittura ben 1.477.000 euro delle tasse che noi paghiamo al Comune se le prende lo Stato. Una critica al governo Renzi a cui ci associamo ben volentieri. Ma Sottani e la giunta ci hanno messo parecchio del loro, perché 192.000 euro di aumento sono di loro completa responsabilità".

     

    Ovvero?

    "Lo scorso anno fu deciso di rinviare al 2015 il pagamento dell’ultima rata di Publiacqua che ammontava, appunto, a 192.000 euro. Evidentemente ritenevano di non riuscire altrimenti a chiudere in pareggio il bilancio. Peccato che avessero clamorosamente sbagliato calcoli e previsioni, dal momento che il 2014 si è chiuso con un avanzo di amministrazione di oltre 300.000 euro. Il che inoltre significa che parte della Tasi pagata lo scorso anno è servita per non fare niente! Vedremo, a consuntivo, se anche quest'anno oltre a pagare di più lo avremo fatto altrettanto inutilmente".

     

    Non si salva proprio niente?

    "Purtroppo no. Ciò che non si salva è la visione politica sottesa al bilancio, una visione che continua a trascinare un modello di sviluppo dimostratosi fallimentare in campo sia economico che sociale. Un modello oltretutto neanche più economicamente sostenibile, visto l'azzeramento dei trasferimenti statali. Se vogliamo far crescere questo territorio è necessario puntare verso obiettivi e valori diversi e distintivi in campo ambientale e sociale, che promuovano il nostro Comune oltre l'enogastronomia tradizionale, spingere con decisione verso l’obiettivo “rifiuti zero”, valorizzare ed estendere il biodistretto, promuovere la crescita di nuove professionalità, incentivare l’economia della cultura".

     

    Anche le altre opposizioni hanno votato no. C'è qualcosa che contraddistingue la vostra posizione dagli altri gruppi? Qualcosa veramente… di sinistra?

    "Innanzitutto, è bene chiarire che solo noi e il MoVimento 5 stelle abbiamo votato contro, visto che Forza Italia non era presente in consiglio. Da Forza Italia ci contraddistingue tutto, mentre ci sarebbe da chiedersi cosa contraddistingue il Pd da Forza Italia! Per quanto riguarda i 5 Stelle, con i quali collaboriamo molto, ciò che principalmente ci contraddistingue è la nostra non-appartenenza del gruppo e dei nostri militanti ed elettori ad un singolo partito o forza politica. Questo fa sì che se da un lato non possiamo contare su una solida organizzazione, dall'altro possiamo portare avanti più liberamente le nostre idee e posizioni. Quanto all’essere di sinistra, riteniamo – a differenza di quanto fanno Renzi e i suoi emuli locali – che ciò significhi dialogo, mediazione, solidarietà, condivisione delle scelte con i cittadini. Questo è valido sempre, ma tanto più adesso che, come anche Sottani ha riconosciuto, ogni singola voce di bilancio viene coperta dalle tasse comunali".

     

    di Matteo Morandini

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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