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venerdì 29 Marzo 2024
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    Le riflessioni del candidato sindaco Claudio Gurrieri (M5S) dopo aver letto quelle di Giulio Pecorini

    GREVE IN CHIANTI – Ha letto le riflessioni di uno dei suoi "competitor" alle elezioni amministrative del 25 maggio, Giulio Pecorini (Centrosinistra per Greve in Chianti, clicca qui per leggere l'articolo) e sul tema del Biodistretto ha deciso di dire la sua.

     

    Lui è Claudio Gurrieri (in foto), candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle, che in tema di agricoltura ha le idee chiare. E la sua riflessione parte però dalla… letteratura.

     

    "Pier Paolo Pasolini  – dice Gurrieri – in Scritti Corsari, traccia una distinzione tra i concetti  di "sviluppo" e "progresso" e seguendo il suo pensiero possiamo affermare che il mondo del biologico ha avuto un enorme sviluppo senza progresso: quando in un supermercato troviamo quattro mele del Trentino su un vassoio di cartone, rigorosamente incellophanate, con sopra una bella etichetta che ci certifica che quella confezione è biologica abbiamo la riprova di questo sviluppo senza progresso".

     

    "Come nelle considerazioni di Giulio Pecorini sul Biodistretto di Greve – spiega Gurrieri – vediamo uno sviluppo senza progresso, laddove ci si continua a pensare al "mercato in forte crescita", ai "consumi alimentari", ai "flussi turistici" e all'economia (eterno "pensiero unico" che ha colonizzato le nostre menti).

     

    "Quando infatti si parla di cambiamento – rilancia Gurrieri – se non addirittura di rivoluzione, si cade nel pericolo di  "cambiare tutto per non cambiare niente". E il Biodistretto ne è l'esempio. Sulle due più importanti realtà del biologico di Greve in Chianti (l'associazione "Il Pagliaio", che raccoglie piccoli contadini orientati verso una prevalente agricoltura di sussistenza con vendita delle eccedenze e autocertificazione dei propri prodotti e "L'Unione Viticoltori di Panzano" che sotto la guida della "Stazione Sperimentale per la Viticoltura Sostenibile" di Ruggero Mazzilli ha conquistato grandi e prestigiose aziende vitivinicole al mondo  del bio e di pratiche agronomiche più ecocompatibili) tutti cercano di mettere il cappello".

     

    "Ma all'atto costitutivo del Biodistretto – riccorda – su 23 sottoscrittori solo meno della metà erano propriamente aziende agricole. Durante l'ultima manifestazione del "Biolife" di Greve il 30 marzo scorso, mentre gli ormai numerosi "biodistretti" sparsi per l'Italia erano a convegno per parlare di quanto è bella una vita "verde", in numerose vigne del territorio grevigiano facevano bella mostra di sé le strisciate "giallo/arancioni" dei diserbanti lungo i filari".

     

    "Auguriamo a Giulio Pecorini – dice Gurrieri – lo auguriamo veramente senza polemica, di riuscire a "eliminare l'uso dei diserbanti su tutto il territorio comunale nel giro di due anni". Ma questo non sarà sufficiente a tutelare il nostro territorio da un degrado causato da un pianeta in mano alla Monsanto e al suo "Roundup". I dubbi su quanto sta facendo l'amministrazione comunale, inglobando queste importanti ed efficaci esperienze entro i confini del suo Biodistretto stanno proprio in questo: che cosa è il suo Biodistretto?".

     

    "Occorrerebbe cioè individuare poche regole semplici e concrete – dice Gurrieri a tal proposito – condivise e rispettate dalla maggior parte dei cittadini e delle aziende, che siano l'espressione della nostra volontà e lo strumento per tentare di far "progredire" questo territorio nel mondo "veramente" più pulito, sostenibile e conviviale che noi desideriamo.  Ispirarsi ad  "Agenda 21", ovvero a tutte le cose che il mondo deve fare nel 21esimo secolo per salvare se stesso, o ai generalissimi e, ancora una volta, universali principi di Ifoam, servirà solo a depotenziare  il nostro concreto agire quotidiano".

     

    "Il Pagliaio e La Stazione Sperimentale – conclude – saranno impacchettati e incellophanati e venduti al supermercato del turismo globale da professionisti del marketing verde, languendo in breve su un triste scaffale insieme alle innumerevoli altre offerte bio, superbio, eque, solidali, dinamiche, di qualità certificata, a km zero ed ecocompatibili, rigorosamente di colore verde.
    Perderanno il loro "valore d'uso" e saranno dimenticati".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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