GREVE IN CHIANTI – “Un’ora e 8 minuti da Greve in Chianti a Rovezzano, più o meno quanto ci mette l’attuale bus del Tpl!”.
Inizia così la riflessione di Claudio Gemelli, capogruppo del centrodestra in consiglio comunale a Greve in Chianti, sul Bus Rapid Transit.
“Un’opera – prosegue Gemelli – che costerà 32milioni di euro e che ci è stata venduta come la soluzione smart per un collegamento “rapido” tra il Chianti e Firenze”.
“La Città Metropolitana ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica del BRT, ma i dubbi già ampiamente esposti da questa opposizione nelle commissioni e nei Consigli metropolitani restano” dichiara ancora Claudio Gemelli, insieme ad Alessandro Scipioni (entrambi consiglieri metropolitani).
“Ovviamente – proseguono – al di là di qualche tratto di strada che verrà allargato, se il BRT transita sulla stessa strada che oggi percorrono le vetture private e i bus troverà le medesime condizioni di traffico e di viabilità che ci sono attualmente. O pensavano che il BRT potesse andare più veloce all’ora di punta?”
“Riconosciamo – aggiungono – che la capienza e la frequenza del BRT sarà maggiore, però i nostri dubbi restano”.
“Teniamo poi conto – rimarcano – che un cittadino che non abita a Greve o a Strada in Chianti dovrà comunque usare un mezzo privato per arrivare alla fermata giusta e poi, dopo un’ora e 8 minuti che arriva a Rovezzano, dovrà prendere almeno un altro mezzo (se non di più) che lo porti a Firenze centro”.
“Siamo sicuri – domandano in conclusione – che questa sia la strada giusta per un collegamento dignitoso con il Chianti? È davvero conveniente?”.
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