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venerdì 24 Gennaio 2025
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    La situazione da monitorare con maggiore attenzione rimane quella della Greve

    Ultimi aggiornamenti (alle 17 di oggi) sulla situazione del reticolo idrografico della Toscana Centrale da parte del Consorzio di Bonifica.

     

    Discendono i livelli di quasi tutti i corsi d’acqua, le opere idrauliche (in foto una delle casse d'espansione) funzionano ma sono previste ancora nuove piogge. Il Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale sta continuando a seguire l’evolversi delle condizioni idrogeologiche dei corsi d’acqua principali sul territorio di propria competenza.    

     

    Le principali novità rispetto alle condizioni delle ore 13 riguardano il torrente Greve, sorvegliato speciale dopo il picco idrometrico di ieri sera e la tenuta del muro di sponda che lo divide dal centro del capoluogo. Dopo che nella notte il livello era sensibilmente disceso, le piogge di oggi hanno nuovamente gonfiato l’alveo, tanto da interessare, seppu solo modestamente, anche le altre casse di espansione presenti più a valle, tra Greve e i Falciani, in gestione al Consorzio.    

     

    Sul torrente Ema continua a funzionare bene il sistema di Capannuccia. Su questa opera il Consorzio di Bonifica Toscana Centrale aveva realizzato circa un anno fa una “briglia a bocca tarata”, una sezione trasversale al torrente per il controllo delle portate defluenti verso valle e per la creazione a monte di una nuova area di laminazione denominata “Cassa di Poggio Cipressi”. In quell’occasione, per incrementare l'efficienza del complesso di opere idrauliche presenti era stato adeguato sia un tratto dell’argine della cassa di espansione di Capannuccia (settore di monte), sia lo sfioratore di cattura, oltre ad aver innalzata la quota del piano stradale della strada di Castel Ruggero e ricostruito il Ponte dei Mattioli sul Borro delle Macchie.    

     

    Sembra trovare conferma fino ad ora anche la strategia di gestione messa in atto da tempo sul torrente Pesa: oltre ad aver riempito la cassa di espansione di Montecchio, la Pesa sta continuamente e naturalmente “spanciando” andando ad interessare le golene, le pertinenze fluviali e ampi tratti del Percorso della Pesa, realizzato proprio con questo obiettivo primario. Il Percorso, solitamente utilizzato dal Consorzio per eseguire le manutenzioni e dalla popolazione locale durante il tempo libero, è servito in realtà per una fondamentale operazione di demanializzazione e di riqualificazione fluviale.

     

    Un torrente capace di allargarsi liberamente senza creare danni o interessare aree private produce un rischio idraulico via via sempre minore a valle. E’ fondamentale ricordare che in queste occasioni è assolutamente sconsigliato il passaggio e la sosta sia lungo il percorso della Pesa, così come in generale lungo le sponde o gli attraversamenti dei corsi d’acqua.    

     

    Ancora alta l’attenzione anche sul bacino dell’Elsa e dei suoi affluenti, senza che si siano registrati finora problemi rilevanti. Il livello del fiume sta ora discendendo nell’Alta Val d’Elsa mentre l’ondata di piena sta transitando più a valle portando le acque, in alcuni casi, sopra il primo livello di guardia.    

     

    Su un terreno e nei corsi d’acqua già carichi di acqua, eventuali prossime piogge potrebbero aggravare rapidamente la situazione da un punto di vista idrogeologico. I tecnici del Consorzio continuano la vigilanza sulle opere idrauliche, pronti ad intervenire per garantirne il funzionamento se necessario.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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