GREVE IN CHIANTI – "La dichiarazione rilasciata dal sindaco ha qualcosa di clamoroso, scritta per smentire le nostre anticipazioni sulla questione parcheggi, per offenderci e screditarci, finisce invece con il confermare quanto da noi anticipato".
Sui parcheggi a pagamento, questione che da settimane anima (a dir poco) il dibattito grevigiano, è ormai scontro frontale fra il gruppo di opposizione Centrosinistra per Greve e la giunta comunale di Paolo Sottani.
"Il sindaco – proseguono dal Centrosinistra – conferma che la giunta sta provvedendo a modificare la delibera in oggetto come da noi anticipato; conferma che in Largo Finetti il parcheggio sarà gratuito per i residenti come da noi anticipato; conferma che saranno previste ulteriori agevolazioni con il posticipo dell’orario a pagamento come da noi ipotizzato; smentisce solo il cambiamento di piano in piazza della Resistenza".
"Ciò significa che – argomentano – che tre delle nostre quattro anticipazioni si sono dimostrate corrette. Ci chiediamo come possa quindi il sindaco Sottani definirle “false e tendenziose” e “prive di fondamento” nelle prime righe della sua dichiarazione, salvo poi smentire se stesso nel proseguo dandoci ragione per ben tre volte su quattro. Veramente è il caso che Sottani si chiarisca le idee!".
"Quanto poi a non poter rappresentare la comunità in consiglio comunale – attaccano – è bene che il sindaco si scusi, non con noi ma con tutta la cittadinanza, è un linguaggio arrogante non degno del ruolo che ricopre infatti mai nessun sindaco prima di lui si era permesso di sminuire cosí tanto il voto democratico e libero degli elettori".
"Ed inoltre si rassegni – rilanciano – ci siamo, resteremo e continueremo a dar voce ai cittadini che si sentono eccome rappresentati e ne sono anche ben contenti. Sappiamo che l’ambizione del nostro renziano sindaco è quella del partito della nazione, questo sarebbe il loro sogno, ma per fortuna non è quello di un numero sempre crescente di cittadini italiani, compresi quelli del nostro comune".
"Quanto poi alla solita vecchia, trita, accusa di strumentalizzazione – concludono – di nuovo dobbiamo rimbeccare Sottani: fare politica significa esprimere la propria visione, la propria critica e la propria proposta. Capiamo che ciò le procuri qualche dispiacere, e che ne farebbe volentieri a meno, ma questa non si chiama strumentalizzazione, si chiama democrazia e lei ha dato ampia dimostrazione di non conoscerne il significato".
di Redazione
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