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giovedì 25 Aprile 2024
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    Chiocchio, titolare di salone da parrucchiera realizza una panchina rossa contro la violenza sulle donne

    Melania Sottili, insieme all'amministrazione comunale grevigiana e da volontaria civica, ha pensato a questa realizzazione: il racconto

    CHIOCCHIO (GREVE IN CHIANTI) – Da fine marzo, per chi percorre la SR222 Chiantigiana all’interno del paese di Chiocchio, se non passa troppo velocemente (come si dovrebbe fare), può vedere una panchina nuova, rossa fiammante, lungo la strada.

    Una panchina simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. E simbolo di un tempo passato, quando per frescheggiare e fare due chiacchiere le persone si ritrovavano fuori casa, insieme ai vicini.

    Ad installarla è stata Melania Sottili, titolare del salone da parrucchiera “Un diavolo per Capello”, che in accordo con l’amministrazione comunale, da volontaria civica, ha realizzato questa panchina accanto al suo salone.

    “Con l’inaugurazione del nuovo salone – ci dice Melania – volevo anche lasciare un segno visibile. E provare a divulgare un po’ di coscienza pubblica su un problema che è diventato un’emergenza negli ultimi anni. La violenza sulle donne è una catastrofe dei nostri tempi, nel 2022 sono state 59 le donne uccise generalmente da chi invece dovrebbe amarle e rispettarle, nel 2023 sono già 15″.

    “Contattando il numero 1522, cioè il numero Antiviolenza e Stalking – prosegue Melania – si può denunciare qualsiasi tipo di violenza, fisica e mentale, ricevere assistenza, conoscere dove sono i centri antiviolenza ed essere aiutati nel scegliere il percorso migliore per affrontare le varie situazioni. Dai rapporti Istat, soltanto gli accessi al pronto soccorso nel 2021 di donne con conseguenze da violenza sono stati 11.771. E, come detto prima, la violenza non è soltanto quella fisica”.

    “Poi volevo anche favorire una bella abitudine che avevamo ormai troppi anni fa – spiega Melania – e che col passare del tempo abbiamo perso. Mi ricordo quando da piccola adulti e bambini la sera o nei giorni di festa, ci ritrovavamo sulle panchine accanto alla casa del popolo o lungo il muretto che costeggiava tutta la strada, per frescheggiare, per fare due chiacchiere, per condividere un po’ le esperienze giornaliere”.

    “Noi ragazzi giocavamo ed i nostri genitori parlavano e ridevano – ricorda – adesso tra la strada che è diventata molto più trafficata e pericolosa, tra le abitudini di tutti che sono cambiate, facciamo pochissima vita di comunità”.

    “Questa panchina – conclude Melania – spero serva anche per dare la possibilità a qualcuno di sedersi e fare due chiacchiere, riposarsi e rallegrarsi”.

    “Da parte mia dell’amministrazione – interviene l’assessora Maria Grazia Esposito – volevo ringraziare Melania per la sensibilità e per aver aderito”.

    “Anche un’iniziativa come questa – conclude – forse una piccola cosa, può risultare fondamentale per la diffusione e la conoscenza del numero da comporre in caso di violenza e necessità”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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