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martedì 19 Marzo 2024
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    Congresso Pd a Greve in Chianti, il comitato per Elly Schlein: “La sfida adesso è il 26 febbraio”

    Nel circolo grevigiano, nel voto fra gli iscritti, mozione Bonaccini al 70,4%, mozione Schlein al 26,5%, mozione Cuperlo al 3,1%

    GREVE IN CHIANTI – “La prima fase congressuale verso il nuovo Partito democratico si è conclusa, nel circolo di Greve in Chianti, sabato 4 febbraio. Era la fase riservata agli iscritti al Pd e ad Articolo 1, che ha formalmente aderito al percorso congressuale”.

    Inizia così la riflessione del comitato grevigiano a sostegno della candidatura di Elly Schlein, che annuncia i risultati del voto fra gli iscritti al partito.

    Su 131 aventi diritto, hanno votato in 98 (il 75%). La mozione per Stefano Bonaccini ha ottenuto 69 voti (70,4%), quella per la Schlein 26 voti (26,5%), la mozione per Gianni Cuperlo 3 voti (3,1%).

    “Nonostante l’appoggio dato a Bonaccini da tutto l’apparato e il gruppo dirigente locale – dicono dal comitato per la Schlein – anche a Greve il 30% degli iscritti ha chiesto di cambiare radicalmente il Pd”.

    “Da oggi inizia la seconda fase – annunciano – quella aperta anche ai non iscritti e decisiva per la scelta della nuova segreteria nazionale. Il 26 febbraio, nei seggi che saranno aperti dalle 8 alle 20 nelle frazioni del comune, tutte le elettrici e gli elettori del centrosinistra potranno partecipare ad un appuntamento a suo modo storico”.

    “Per la prima volta nei suoi 15 anni di vita – rimarcano – e dopo 7 segretari (e due reggenti) uomini, il Partito democratico può eleggere una donna come segretaria. Elly Schlein, 37 anni, rappresenta la vera novità di questo congresso e l’unica scelta in grado di produrre un cambiamento profondo della sinistra italiana”.

    “Un segno forte di discontinuità con il passato – riprendono – oggi più che mai necessario dopo la sconfitta elettorale dello scorso settembre”.

    “Quella del 26 febbraio – aggiungono ancora – è forse l’ultima occasione per consentire al popolo del centrosinistra di rialzare la testa, mettendo al centro una visione moderna del futuro che ci aspetta e un’identità netta e comprensibile. Vogliamo cambiare il Pd, il modo di fare politica, il Paese, dando voce alla base e facendola diventare protagonista delle decisioni fondamentali a cui saremo chiamati”.

    “Contrasto al cambiamento climatico e difesa dell’ambiente – elencano – lotta alle disuguaglianze e alla precarietà sono i tre assi fondamentali, tra loro profondamente connessi, che proponiamo come priorità del nuovo Partito democratico, insieme a battaglie a difesa dei diritti sociali e civili che per troppo tempo abbiamo messo in secondo piano”.

    “Parte da noi – concludono – da ciascuna e ciascuno di noi, il cambiamento di cui le nostre comunità hanno bisogno. Il 26 febbraio facciamo sentire forte la richiesta di cambiamento”. 

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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