CINTOIA-LA PANCA (GREVE IN CHIANTI) – Da Cintoia e la Panca, nel comune di Greve in Chianti, arrivano un grido di allarme ed una richiesta di aiuto.
A esprimersi sono molti dei cittadini di queste due frazioni che, rimanendo fuori dai flussi turistici principali, rimangono un po’ piĂą “nascoste” rispetto alle altre. Meno sotto i “riflettori” insomma… .
“Sono mesi ormai che siamo in balia delle aziende che tagliano il bosco – a parlarci sono Guglielmo e Dino, a nome dei due comitati di cittadini che tutelano le due frazioni – Sul taglio del bosco, anche se a noi non piace e non capiamo come possa essere tutto in regola, non ci pronunciamo, perchĂ© non ne abbiamo le competenze”.
“Ma sulla gestione – rilanciano – o meglio distruzione, delle strade nel bosco che queste aziende usano, della strada provinciale che poi percorrono, e sugli spazi pubblici che occupano da mesi, possiamo dire la nostra. E chiediamo un intervento vero da parte delle autoritĂ competenti”.
“Siamo stati a parlare con l’amministrazione comunale piĂą volte – raccontano – Abbiamo chiamato la polizia municipale ed i carabinieri, siamo stati in CittĂ Metropolitana. Ma, nella sostanza, queste aziende fanno totalmente quello che gli pare, disinteressandosi di tutto e di tutti”.
“Nel bosco si muovono con mezzi enormi in qualsiasi condizione meteo – sottolineano – Immaginatevi voi come vengono ridotte le strade, a volte abbiamo trovato percorsi che facciamo da sempre, impraticabili, con solchi alti anche piĂą di un metro”.
“Hanno dovuto tirare via dei camion carichi di legname con le ruspe – proseguono nel loro racconto – perchĂ© si erano impanatati. E poi via, sulla strada provinciale, anche con escavatori con cingoli, senza alcuna protezione, rovinando l’asfalto”.
“Strada provinciale che sarebbe interdetta ai mezzi con peso oltre le 35 tonnellate a causa di una frana ancora presente – ricordano – Limitazione assolutamente non rispettata da queste aziende. Accatastamento del legname fatto dove capita, spesso in luoghi non autorizzati da nessuno”.
“Il parcheggio pubblico della Panca – puntualizzano ancora Guglielmo e Dino – è praticamente inutilizzabile da quando hanno iniziato, oltre ad un’occupazione che supera ampiamente i limiti di spazio autorizzati dall’amministrazione. Un parcheggio fatto di “breccia”, dove girano mezzi pesanti e tronchi di alberi anche quando piove: immaginatevi come è stato ridotto”.
“Abbiamo piĂą volte chiesto l’intervento dell’amministrazione comunale per controllare e far rispettare le leggi che esistono – spiegano – Evidentemente le multe, se sono state fatte, hanno poco effetto. Viviamo ancora in balia di queste aziende, con il terrore che un evento meteorologico importante faccia precipitare a valle tonnellate di terra che arriva dai boschi, ormai privi di qualunque tipo di regimazione delle acque”.
“Una strada boschiva, interessata dal passaggio dei camion e di mezzi cingolati – dicono ancora – servirebbe ai cittadini di Cintoia per raggiungere la fonte che porta l’acqua ad alcune case. Sono sentieri che rientrano nel circuito delle strade storiche, essendo di origine Romanica. Sinceramente non crediamo possibile che si sia salvato qualcosa”.
“Sono stati divelti i cartelli del CAI- concludono – e alla Panca passano con camion stracarichi di legna, anche in mezzo alle case, per proseguire verso Badia a Montescalari. Ora il taglio è interrotto, ma i danni sono ben visibili: e con la nuova stagione tutto ripartirĂ dall’inizio”.
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