GREVE IN CHIANTI – “Leggiamo con un certo stupore la ricostruzione operata dal gruppo “Viva” riguardo al consiglio comunale del 28 gennaio scorso. Il gruppo di maggioranza è intervenuto a emendare in maniera decisamente significativa la mozione presentata dal gruppo consiliare “Per il Cambiamento” portando a una contestualizzazione piĂą puntuale la mozione stessa”.
Inizia così la riflessione di Samuele D’Ignazi, capogruppo della maggioranza di Centrosinistra in consiglio comunale a Greve in Chianti.
Consiglio in cui, nei giorni scorsi, è andato in scena un confronto “al calor bianco” con l’opposizione di Vita – Cittadini per Greve in Chianti.
“Quella dell’esodo giuliano-dalmata – prosegue l’intero gruppo di maggioranza – è una pagina importante della nostra storia e difficilmente può essere compresa se non teniamo conto del contesto socio culturale e delle vicende storiche che segnarono quella parte d’Europa nel passato”.
“Come tale, pertanto, merita di essere raccontata nel suo complesso – continuano – senza che intervengano ideologie e visioni personali. Per questo abbiamo inserito premesse che contestualizzassero la mozione e, soprattutto, abbiamo sottolineato, impegnando la giunta ad agire in tal senso, come fosse necessario procedere a un approfondimento storico da tenersi nel prossimo futuro quando le condizioni legate alla pandemia lo permetteranno”.
“Su quest’ultimo punto – sottolineano – è bene precisare che l’idea di svolgere il suddetto convegno non è arrivata dal gruppo Viva, ma era giĂ presente nella nuova mozione presentata dalla maggioranza e trasmessa precedentemente ai gruppi di minoranza”.
“Da specificare inoltre – ribadiscono – che tale impegno è stato votato anche dal gruppo “Per il Cambiamento” che aveva presentato la mozione originaria. Quello che abbiamo rifiutato è stato il far dipendere la decisione politica allo svolgimento del convegno”.
“Sarebbe – rimarca ancora la maggioranza grevigiana – stata una condizione piĂą unica che rara e avrebbe aperto potenzialmente le porte a un dibattito tra favorevoli e contrari che, proprio per come si è sviluppata la discussione in consiglio, poco avrebbe avuto a che fare con l’indagine storica”.
“Siamo di fronte a una mozione di carattere generale ed è quindi comprensibile che ognuno possa avere la propria sensibilitĂ a riguardo. Per questo abbiamo voluto rimarcare durante la seduta, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno, che ognuno dei consiglieri di maggioranza votasse in maniera libera, senza sentirsi costretto da vincoli di gruppo” dice il capogruppo Samuele D’Ignazi.
“Abbiamo invece approvato l’impegno a ricordare Norma Cossetto – conclude – che, vorrei ancora una volta sottolineare, è stata insignita della medaglia d’oro al valor civile della Repubblica Italiana, e, con lei, una pagina triste della storia europea e della nostra Nazione”.
@RIPRODUZIONE RISERVATA