GREVE IN CHIANTI – Si inserisce tra le iniziative del ricco programma di eventi, promosso e organizzato dalla giunta comunale grevigiana per celebrare l’ottantesimo anniversario della Liberazione dall’oppressione nazifascista, la presentazione del volume di Nicola Coccia “Strage al Masso delle Fate. Ottone Rosai, Bogardo Buricchi e Enzo Faraoni dal 1933 alla Liberazione di Firenze” (2021, ETS).
L’evento, in programma giovedì 24 aprile alle ore 17 negli spazi della biblioteca comunale di Greve in Chianti, è l’appuntamento con cui si conclude la rassegna “Incontri d’autore” che l’assessorato alla cultura ha avviato lo scorso autunno mettendo in campo conferenze e occasioni di approfondimento aperte alla comunità.
Ad affiancare l’autore nella presentazione del volume ci saranno la vicesindaca Monica Toniazzi e l’ufficio stampa dell’Unione comunale del Chianti fiorentino, con Cinzia Dugo.
IL LIBRO
Una linea ferroviaria e una fabbrica di esplosivi. Vasco Pratolini attore e giornalista pagato con buoni pasto. Bruno Fanciullacci, il gappista più ricercato, e l’uccisione di Giovanni Gentile.
La cattura del famigerato Mario Carità e del suo degno allievo Pietro Koch che per una settimana aveva rinchiuso in un armadio Luchino Visconti.
Un seminarista, compagno di studio del futuro cardinale Giovanni Benelli, e uno studente della scuola d’arte di Porta Romana, diventato pittore davanti ai quadri di Lorenzo Viani. L’ospitale casa di Ottone Rosai.
Vite e fatti che si intrecciano in una Firenze affamata d’arte, poesia e libertà. Quindici anni di interviste e ricerche fino al ritrovamento di un documento inedito all’Archivio centrale dello Stato.
L’AUTORE
Nicola Coccia ha cominciato a collaborare all’Avanti nel 1966. Ha lavorato nella redazione fiorentina del Lavoro di Genova, diretto da Sandro Pertini. Assunto a La Nazione nell’estate 1978, si è occupato dei principali fatti di cronaca che hanno segnato la storia di Firenze negli ultimi 30 anni.
Con il libro “L’arse argille consolerai. Carlo Levi, dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti” (2016) ha vinto il Premio Carlo Levi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA