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lunedì 30 Giugno 2025
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    Tanta gente alla casa del popolo per il confronto fra i candidati alle primarie

    GREVE IN CHIANTI – Davvero tanta gente, ben oltre duecento persone venute ad assistere, nel pomeriggio di domenica 2 marzo alla casa del popolo di Greve in Chianti, al faccia a faccia fra Monica Toniazzi e Paolo Sottani.

     

    I due candidati hanno risposto alle domande dei giornalisti e del pubblico, raccontandosi e raccontando quel che si propongono di fare se vincessero la contesa delle urne democratiche del 9 marzo.

     

    Queste le sei risposte alle domande poste dai giornalisti, Fabrizio Nucci di Metropoli e dal direttore del Gazzettino del Chianti Matteo Pucci.

     

    Quali gli aspetti di continuità e quali quelli di discontinuità rispetto al passato, ai cinque ani di giunta Bencistà?

    Paolo Sottani: "In questi ultimi mesi è stata uno dei temi di forte discussione, legato al fatto che a gennaio sono uscito di giunta e prima, da settembre, avevo di fatto fatto emergere delle differenze rispetto al sindaco. Un mal di pancia già venuto fuori nel 2012, prima in giunta e poi pubblicamente. Chiedevo fortemente un cambio di rotta, in particolare su alcune situazioni, come l’urbanistica, il rapporto con i cittadini (che era troppo distante). Questo non è avvenuto e siamo arrivati al percorso che ho ricordato e alla richiesta di primarie. Se dal 2012 si fosse cambiato rotta probabilmente le strade sarebbero state diverse. Ulteriori situazioni di discontinuità sono legate anche alle modalità organizzative del Comune: in questi anni si è cambiato diverse volte l’organizzazione della macchina comunale, che non è mai stata quella giusta. E che invece è fondamentale per dare risposte e per darle immediate. Io sono rimasto in giunta soprattutto perché si diceva che il bilancio del Comune non era a posto, cosa assolutamente non vera. La continuità? Sull'inceneritore, che non vogliam e non vorremo a Greve; sulle politiche per la raccolta differenziata".

    Monica Toniazzi: "Sulla continuità, sicuramente nella nostra proposta di candidatura c’è l’impegno alla salvaguardia di questo territorio, la risorsa più preziosa sulla quale dobbiamo investire. Sì a Rifiuti Zero e sì alla promozione di una strategia moderna di gestione dei rifiuti. Continuità vuol dire portare avanti una politica di promozione per una agricoltura di qualità, al biologico, alla valorizzazione del paesaggio. Ma la mia candidatura nasce da un profonda discontinuità, ovvero si cambia davvero. Si cambia stile. Nasce perché siamo convinti che a Greve ci sono persone, esperienze e competenze che devono avere la possibilità di esprimersi. Bisogna uscire da dinamiche di personalismi e conflitti che non hanno portato a niente. Vogliamo raccontare cosa vogliamo fare da qui ai prossimi cinque anni. C’è la voglia di farlo con esperienze nuove, con competenze che stiamo incontrando lungo questo viaggio. Greve chiede un cambiamento vero. E dico nche che una partita si vince o si perde tutti insieme: se il giudizio sulla giunta precedente è negativo, se ne prende atto e si va a casa".

     

    Oltre ai grandi temi diteci un sogno, un progetto singolo e concreto e realizzabile per Greve in Chianti negli eventualmente "vostri" cinque anni.

    Monica Toniazzi: "Per quanto riguarda i giovani nel mio programma abbiamo proposto esperienze di co-working. Non abbiamo proposto mega progetti: il Comune può trovare degli spazi per i giovani, che possono condividere, mettere in comune, risparmiare sugli affitti e sulla gestione. E i giovani possono farlo soprattutto in campi come la comunicazione, l’informatica, esprimere quello che hanno in mente".

    Paolo Sottani: "Il mondo del lavoro dei giovani è quello che mi preoccupa maggiormente. Siamo un Comune che non riesce ad accedere ai finanziamenti, non riusciamo a dare opportunità. Vorrei attivare un ufficio dedicato ai giovani in cui si segue il percorso dei finanziamenti, in particolare quelli legati all’imprenditoria giovanile. Per dare questo tipo di informazioni, sulle quali spesso si brancola nel buio. E poi il sito web del Comune deve essere completamente cambiato, deve dare informazioni e migliorare l'interazione. Ma batto forte sul discorso finanziamenti, che deve partire da subito, per forza. A me piacerebbe anche che da qui a due o tre anni i nostri principali impianti sportivi fossero dotati di un impianto di energie  rinnovabili (biomasse, solare): anche questo è un modo per recuperare risorse (le utenze sono la voce di costo più importante per gli impianti sportivi) e per dare risposte in termini ambientali".

     

    Urbanistica: la vostra posizione di fronte a una eventuale variante anticipatrice e come valutate la rivoluzione effettuata nelle ultime settimane nell’ufficio urbanistica?

    Paolo Sottani: "Questo è stato sicuramente un argomento centrale della campagna delle primarie, ma anche uno dei temi su cui ci sono state delle opinioni diverse in passato, soprattutto nei confronti del sindaco. Come amministrazione comunale avevamo preso la linea della variante anticipatoria sulle attività produttive; alla fine del 2012 è stato cambiato indirizzo con un nuovo strumento urbanistico, con l’unica condizione espressa in consiglio comunale di valutare, dopo che fosse stato dato l’incarico, se fare tutto insieme o meno. Un nuovo strumento urbanistico completo ha una durata talmente lunga che va oltre anche il prossimo mandato, mentre servono risposte immediate. Che la variante anticipatoria sulle attività produttive e sulle situazione legate a diritti acquisite da sistemare. E anche su tutta una serie di opere pubbliche, ad esempio il parcheggio al Passo dei Pecorai. Se aspettiamo il nuovo strumento urbanistico servono diversi anni. Bisogna dare risposte agli imprenditori che hanno chiesto spazi per lavorare e dare lavoro. La variante anticipatoria deve essere subito presa in mano subito dopo le elezioni del 25 maggio. Ci sono aziende che dal 2006 stanno aspettando risposte".

    Monica Toniazzi: "La questione urbanistica è sicuramente stata al centro del dibattito politico di questi ultimi cinque anni a Greve. La mia opinione da osservatore che si sta avvicinando e sta cercando di capire quello che è successo è che in questi ultimi 10-15 anni sono stati combinati diversi pasticci, che si sono verificati anche in altri comuni. Conflitti con normative sovra ordinate, una situazione confusa che ha visto arrivare in questi ultimi cinque anni i nodi al pettine. Servono nuovi strumenti urbanistici, rimettere a pulito tutta una situazione, e lo si può fare con Piano Strutturale e Ruc. Il primo impegno per rendersi affidabili anche verso chi vuole investire".

     

    Equilibri di maggioranza all’indomani delle primarie: con quale alleanza si va verso le amministrative?

    Monica Toniazzi: "Io e Paolo ci siamo occupati di fare primarie per la scelta del candidato sindaco, non ci sono state discussioni o accordi fra forze politiche di un’eventuale coalizione. Se sarò io il candidato da lunedì mattina dovremo aprire la discussione con tutte le forze di centrosinistra senza pregiudiziali per nessuno. Certamente ripartiremo dagli impegni presi in queste settimane e chiederemo alle forze politiche se sono d’accordo ad accompagnare quello che abbiamo messo in pista, e partecipare alla costruzione e alla stesura del programma. E qui starà al Pd saper cogliere e raccogliere il contributo delle altre forze politiche".

    Paolo Sottani: "Potrei sposare in gran parte le parole di Monica. Siamo due candidati del Pd, ci sono elementi che ci differenziano e alcune cose che ci trovano per fortuna sulla stessa lunghezza d’onda. Penso che dal giorno dopo dovremo fare un passaggio all’interno del partito, condividere il percorso da seguire. Dopo di che chiamare subito le forze di centrosinistra, subito quelle attualmente in maggioranza, partendo da delle linee guida che abbiamo dato in queste primarie, ma il programma è un’altra cosa. E c’è spazio per quelle forze di centrosinistra che vorranno partecipare, in una discussione franca, aperta, senza nessun problema. Anche se qualcuno la pensa diversamente avremo un rapporto che sarà comunque buono da tutti i punti di vista. Spero che si possa ripartire dalla coalizione attuale".
     

    Turismo, uno dei punti di forza dell'economia grevigiana. Come avete intenzione di lavorarci, magari per una sua de-stagionalizzazione?

    Paolo Sottani: "Per noi il turismo è sicuramente una priorità, insieme all’agricoltura.Fortunatamente i numeri non ci penalizzano, il numero di presenze è buono ma si è contratta la permanenza. Questo è un punto da tenere fortemente in considerazione e da valutare bene. Il brand Chianti è importantantissimo e conosciuto in tutto il mondo. E qui vengo a uno dei punti di forte discontinuità, che è l’isolamento rispetto agli altri comuni del Chianti. Questo ha delle ricadute negative soprattutto dal punto di vista del turismo: servono scelte condivise che devono abbracciare il Chianti e Firenze. E’ stato rimarcato anche venerdì sera dal vicesindaco di Firenze Dario Nardella che è venuto a trovarci. Sul turismo e sulla cultura serve mettere a fattor comune le idee e le risorse. C’è una difficoltà forte del commercio sul nostro territorio, alimentata anche dalla frana della Sp16 sulla quale l’amministrazione si sta muovendo. Serve una soluzione temporanea altrimenti chi amministrerà da maggio troverà una situazione difficilissima. E poi parlare di turismo vuol dire anche incentivare il piccolo commercio e i Centri Commerciali Naturali".

    Monica Toniazzi: "Quando abbiamo scritto il programma mi sono presa la responsabilità di scrivere che Greve punta in alto. Qui sta anche un’idea di turismo che deve essere legata a una visione integrata del territorio. Greve ha fatto molto per il turismo, in particolare il capoluogo, creando un valore aggiunto che voglio portare in tutte le frazioni. Dalla piazza deve arrivare in tutte le frazioni: dobbiamo accendere il motore delle competenze di tutto questo territorio e assumere delle iniziative. Possiamo prendere iniziative come quelle delle piste ciclabili, del trekking, dei percorsi naturalistici, cartellonistica valida, … . E poi percorsi turistici, enogastronomici, culturali, da Greve a San Polo, da Dudda a Panzano. Valorizzando anche le nostre imprese e le nostre eccellenze produttive. E poi bisogna allungare la stagione, e su questo serve un impegno forte da parte degli operatori e del Comune; sulla cultura si può fare qualcosa di più, si possono fare meno cose ma un pochino più qualificate, creando eventi anche nella stagione invernale che possano stimolare questi periodi più "morti". Apriamo tutti i rapporti che vogliamo con i Comuni, ma ricordo che Greve in questi anni ha interrotto il rapporto sulla questione inceneritore. E sarei pronta a rifarlo".

     

    Rapporti di area: con gli altri comuni del Chianti. Nel futuro di Greve vedete unioni comunali o gestioni associate (e con chi)? Fusioni?

    Monica Toniazzi: "Immagino che nei prossimi anni i Comuni potranno parlare solo in termini di apertura e di aggregazione. Credo che un Comune come Greve debba aggregarsi per giocare le partite con Firenze e Siena. E’ questo il progetto che immagino per Greve, ho inserito nel mio programma il tema del Distretto Rurale che coinvolgerebbe anche comuni del senese. Dico assolutamente sì alle gestioni associate: per fare un esempio concreto penso agli uffici del personale, è inutile un ufficio per tutti i Comuni ma ne basta uno. Vuol dire risparmiare delle risorse e prepararsi ad affrontare in modo aggregato delle partite difficili. Poi discuteremo se andare con l’Unione dei Comuni, il Comune unico, valutare bene le opportunità e i rischi. Mi sento di dire che per l’Unione dei Comuni le possibilità ci sono, per il Comune unico la discussione è tutta da fare. Non immagino un enorme comune unico e non vorrei che fra qualche anno ci trovassimo a richiedere il Comune di Greve in Chianti".

    Paolo Sottani: "E' un punto centrale nel mio programma, legato all’isolamento di Greve in Chianti. Voglio che si gestiscano dei servizi insieme: se uno amministra oggi e vede il nostro bilancio sa che è impossibile andare avanti da soli. Tanto per fare un esempio, in questi quattro anni sono andati in pensione undici dipendenti, ne abbiamo potuti assumere solo tre. Ci sono servizi al limite: le gestioni associate potranno servire a recuperare personale. Ad esempio nell’urbanistica, dove si aspetta un anno per una pratica di un piano aziendale. E questo lo possiamo fare solo se certi servizi si gestiscono in maniera associata. L’isolamento è partito dall’inceneritore, ma non è stato solo per quello: è una battaglia su cui si è creduto tutti, ma da lì si è partiti a isolarsi dal Chianti, dagli altri sindaci, dando vita a contrapposizioni continue. Se si discute su tutto, quando si arriva a parlare di servizi gli altri ci guardano con altri occhi: serve un dialogo forte per gestire il futuro. Da soli non ci si fa".

    di Redazione

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