Le scelte politiche di questi giorni sono quelle giuste per perdere di sicuro.
Non fare l’alleanza con i 5 Stelle di Giuseppe Conte e cercare l’alleanza solo al centro serve a creare una proposta politica destinata alla sconfitta sicura.
Sia a breve termine che in prospettiva futura.
E’ vero che la situazione attuale non può che determinare una prospettiva a breve termine perdente per il centrosinistra.
Ma la scelta di schiacciarsi sulla cosiddetta “Agenda Draghi” ci allontana dall’elettorato popolare e ci fa solo avvicinare all’elite di Calenda e dei commentatori televisivi.
Quando sarà chiaro alla fine della campagna elettorale che la responsabilità della crisi estiva del Governo Draghi non è di Conte ma di Salvini e Berlusconi, sarà troppo tardi per avvicinare un elettorato sbandato e spaurito che ha votato per le scelte più diverse.
Non basta evocare la vittoria della Meloni per raccogliere voti in quei ceti popolari che da troppo tempo non votano a sinistra ma hanno cercato risposte nei Cinque Stelle e nella Lega.
Occorre porre al centro della azione politica le proposte di un’agenda che solo lontanamente assomiglia a quella di Draghi e che invece deve raccogliere idee sulla lotta alla precarizzazione del lavoro, sul miglioramento dei servizi sociali e sanitari, sulla lotta all’evasione fiscale dei grandi evasori nazionali ed internazionali.
Per questo chiedo al Pd nazionale una riflessione che consenta di mettere insieme tutte le forze di una sinistra vera.
A quello locale una discussione seria che per ora non è uscita dalle stanze della segreteria.
Francesco Casprini, segreteria Pd Greve in Chianti
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