PANZANO (GREVE IN CHIANTI) – Era tutto lì. In quell'idea, in quell'asta incredibile di 200 bistecche (ricavato in beneficenza) andata in scena a Panzano in Chianti attorno alle 13 di quindici anni fa.
Era il 31 marzo del 2001 quando Dario Cecchini, che per molti anni sarebbe diventato il macellaio-poeta di Panzano in Chianti, celebrò il famoso "Funerale della Bistecca".
Ricordato anche in una lapide posta fuori dell'ingresso della macelleria ("Ridotta invalida preferì la morte"), con un'altra poi che ne celebra la "rinascita", quel funerale fu forse la prima grande occasione in cui venne pubblicamente fuori quel genio che unisce marketing e spontaneità che risponde al nome di Dario Cecchini.
Nasce da lì un percorso straordinario, una cavalcata che lo ha portato ad essere conosciuto in tutto il mondo, a girarlo il mondo. Sempre però con un'idea fissa: "Io – dice sempre – il mondo voglio portarlo a Panzano, nel Chianti".
Erano i giorni della Mucca Pazza, dell'osso bandito dalle tavole, della "rivolta" dei cicciai di tutta Italia. Di chi, in modo quasi "carbonaro", continuava a cuocerla sulle griglie.
Erano giorni pazzi, e Dario capì. Capì che quel suo modo di essere, quella sua cultura popolare, il suo passato poteva sbarcare nel futuro. Senza calcoli, senza pianificazione: ma con una intelligenza e una verve da fare invidia.
Quello che oggi è Dario Cecchini, il lavoro che riesce a dare a decine di persone a Panzano in Chianti (che, scusate, non è proprio New York), può vedere in quel giorno di quindici anni fa una svolta.
Una "sliding doors" imboccata con il sorriso e con l'incoscienza. La foro che vedete qui sopra, postata oggi sulla pagina Facebook di Dario, ce lo restituisce più giovane. Anche più "in carne" (più "in ciccia" direbbe lui).
E' un compleanno da ricordare e celebrare. Un compleanno che ha lanciato l'immagine di Dario Cecchini, ma che ha portato a quel Chianti (che lui ama alla follia) un di più. Quel Chianti fatto di gente con il sale in zucca e ingegno. Che crea valore con le idee. Altro che… Mucca Pazza!
di Matteo Pucci
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