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venerdì 9 Giugno 2023
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    Greve in Chianti è tra i 25 comuni che hanno dato vita all’Associazione dei Paesaggi Rurali di interesse storico

    Realtà nata con l'obiettivo di contrastare il fenomeno dell'abbandono dell'agricoltura tradizionale salvaguardando il patrimonio agricolo paesaggistico ed alimentare

    GREVE IN CHIANTI – Il Comune di Greve in Chianti è uno dei membri dell’Associazione dei Paesaggi Rurali di interesse storico che si è costituita nei giorni scorsi.

    Una nuova realtà nata con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’abbandono dell’agricoltura tradizionale salvaguardando il patrimonio agricolo paesaggistico ed alimentare, ritenuto fondamentale strumento di sviluppo locale sostenibile.

    Per volontà del sindaco Paolo Sottani, che negli anni ha promosso insieme alla comunità e ai viticoltori di Lamole un lungo percorso culturale e ambientale per l’inserimento nella prestigiosa rete nazionale, l’amministrazione grevigiana è tra i 25 paesaggi iscritti al Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali del MASAF.

    I Comuni hanno formalizzato ad Arezzo la costituzione dell’associazione dando vita ad un’iniziativa che nasce dal basso e coinvolge territori eterogenei, da nord a sud, accomunati dalla presenza di un’attività agricola di tipo tradizionale che da decenni lega cultura e natura.

    L’iniziativa arriva a seguito del primo Congresso dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico tenutosi a Firenze nell’autunno del 2021 e della firma del Protocollo di Intesa firmato a Roma, presso il MiPAAF, a luglio 2022 tra tutti gli enti rappresentanti dei singoli territori.

    Alla guida dell’Associazione in qualità di presidente Patrizia Lusi, in rappresentanza del Paesaggio agrario di olivastri storici del Feudo di Belvedere, in Puglia.

    “È un’associazione che mette in primo piano i territori come custodi dell’agricoltura tradizionale – dichiara il sindaco Paolo Sottani – lavoreremo insieme per il mantenimento, la tutela e la promozione del patrimonio agricolo di tipo tradizionale”.

    L’associazione mira a dare spazio all’agricoltura come espressione delle radici culturali legate al territorio e all’opera dell’uomo in una prospettiva di tradizione che può guidare la transizione sostenibile a livello ambientale, economico e sociale.

    “I veri custodi dei nostri territori sono gli agricoltori – conclude il sindaco – Sono loro i promotori di quel processo virtuoso che stimola e favorisce lo sviluppo economico e sostenibile basato su una relazione armoniosa tra uomo e natura”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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