GREVE IN CHIANTI – “Greve in Chianti, un Comune al collasso: 4 milioni in cassa e non si fa nemmeno la manutenzione straordinaria di scuole ed impianti”.
E’ la durissima denuncia del gruppo consiliare di opposizione VIVA-Cittadini per Greve in Chianti.
“Nell’ultimo consiglio comunale – argomenta VIVA – la maggioranza ha approvato una variazione al Bilancio ed al Piano delle Opere Pubbliche che prevede ben 4,5 milioni di euro di lavori e nuovi interventi”.
“Sono i progetti – puntualizza – che ogni anno da inizio legislatura (ed alcuni da quasi dieci anni) vengono promessi e riapprovati con maggiori costi e naturalmente finanziati con gli stessi soldi nell’anno precedente”.
“L’esempio classico – proseguono – è il famoso parcheggio al Passo dei Pecorai, messo nel posto più sbagliato possibile e che è arrivato al raddoppio del costo. Ma ancora l’esproprio non è arrivato in fondo ci hanno detto ancora una volta”.
“Ma il bilancio consuntivo al 31.12.2022 del Comune – accusano – evidenzia una situazione ancora peggiore: è più di 11 milioni l’avanzo di amministrazione perché ben 6,5 milioni di euro devono essere accantonati per garantire 5,5 milioni di euro di crediti (multe, IMU, Tari) che il Comune non riesce a riscuotere. Poi molti altri soldi sono accantonati per i troppo numerosi contenziosi che ogni mese vengono aperti”.
“Quello che appare però davvero drammatica – rilanciano – è l’incapacità non solo a progettare il nuovo, ma anche addirittura a manutenere ciò che le amministrazioni precedenti hanno realizzato”.
“Pensiamo alle scuole primarie di Greve e Panzano – aggiungono – che sono chiuse o fatiscenti, al Centro Civico di Panzano (senza tetto da un anno ormai), alla scuola primaria di Strada che ha diverse criticità”.
“Pensiamo agli impianti sportivi chiusi – rilanciano ancora – come il Palazzetto di Strada in Chianti, la palestra di Greve inagibile per il pubblico, il campo di calcio di Panzano inagibile da agosto, la piscina di Greve dove piove in più punti del tetto e dove da anni il Comune tenta senza successo di appaltare lavori essenziali alla migliore funzionalità dell’impianto”.
“I piccoli impianti nei giardini pubblici sono spesso inagibili – accusano – ovvero campi arati dalla disattenzione e dall’incuria di anni. I pochi interventi fatti nei giardini pubblici, come a Greve in Chianti, sono stati realizzati con attrezzature inidonee perché troppo fragili e non sempre protetti da tappeti anticaduta: così spesso i ragazzi si autorganizzano con una semplice rete da pallavolo”.
“Insomma – sintetizzano – alla fine della legislatura i problemi sono ancor più gravi di quanto fossero all’inizio nonostante il profluvio di risorse economiche che sono arrivate per i Comuni di tutta Italia”.
“E la situazione – concludono da VIVA – non è diversa fuori dai centri abitati maggiori dove il taglio forsennato e non controllato dei boschi, l’incuria dei proprietari e diversi eventi atmosferici estremi (ma a cui dobbiamo abituarci) sta mettendo a rischio la tranquillità e non solo la bellezza del nostro territorio: ma di questo come della stanca ripetizione di manifestazioni promozionali, dei ritardi nei progetti PNRR e delle contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sui bilanci consuntivi 2017, 2018 e 2019 vi parleremo più avanti…”.
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