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domenica 13 Ottobre 2024
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    Greve in Chianti, uomo denunciato per incendio originato da un fuoco non consentito

    Indagine del Nucleo carabinieri forestale di Figline e Incisa Valdarno dopo un incendio verificatosi in località Casalbelvedere/Petriolo

    GREVE IN CHIANTI – I militari del Nucleo carabinieri forestale di Figline e Incisa Valdarno hanno denunciato una persona per un incendio partito da una combusione illecita.

    Si sono infatti diretti, nei giorni scorsi, in località Casalbelvedere/Petriolo, nel comune di Greve in Chianti, per un incendio classificato come “boschivo”; verificatosi in terreno agricolo posto ad una distanza inferiore a 50 metri da un bosco.

    I carabinieri forestali hanno svolto una ricognizione dell’area percorsa dalle fiamme, procedendo ad effettuare il rilievo della stessa con strumentazione GPS in dotazione, pari a 5.100 metri quadrati.

    Le indagini avviate, finalizzate alla ricostruzione dell’origine, si sono avvalse del “metodo delle evidenze fisiche” (MEF), che consente di capire l’evoluzione di un incendio forestale attraverso la “lettura” e lo studio delle tracce.

    O segni che il fuoco, nel suo passaggio, ha lasciato sulla vegetazione e determinarne il punto d’origine.

    Tutte queste attività mirano soprattutto a classificare la causa dell’incendio, se colposa o dolosa.

    Dall’analisi della forma dell’area e con la collaborazione di alcuni testimoni, i xarabinieri forestali hanno individuato il punto di insorgenza dell’incendio, ricadente al margine di un’area privata, ovvero un cumulo di residui vegetali dati a fuoco.

    Da quanto accertato è emerso che un uomo aveva acceso un fuoco per smaltire i residui vegetali, pratica non consentita in periodo decretato di grave pericolosità per gli incendi boschivi, e che a causa del vento aveva dato origine all’incendio.

    La persona che è stata identificata è stata segnalata all’autorità giudiziaria per incendio boschivo colposo; gli è stata contestata anche una sanzione amministrativa, in applicazione della Legge Regionale Toscana, di 240 euro.

    Da ricordare che la Regione Toscana, tenuto conto che in gran parte del territorio regionale si sono ripristinate condizioni di alto rischio per lo sviluppo di incendi boschivi, legate in particolare agli effetti prodotti dal perdurare di condizioni meteo climatiche caratterizzate da scarse precipitazioni pregresse e presenza di ventilazione proveniente dai quadranti orientali/settentrionali, con conseguente bassa umidità relativa dell’aria, ha istituito un periodo a rischio per lo sviluppo di incendi boschivi su tutto il territorio regionale, di cui al Regolamento forestale della Toscana n. 48/2003, fino al 24 settembre 2023 compreso.

    Periodo nel quale è vietato, in modo assoluto, l’accensione di fuochi per la combustione di residui vegetali. 

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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