GREVE IN CHIANTI – Non sono passate inosservate le dichiarazioni rilasciate da Fabio Baldi, consigliere comunale uscente di VIVA-Cittadini per Greve in Chianti, per cinque anni alla (ferrea) opposizione a Pd e giunta Sottani, rilasciate venerdì al Gazzettino del Chianti.
Parole che hanno spinto Marco Carrai, che a Greve in Chianti ha anche un passato politico e istituzionale (è stato assessore) a prendere… carta e penna e scrivere una lettera aperta.
Gentile direttore ho letto le dichiarazioni di Fabio Baldi al suo giornale.
In queste dichiarazioni l’ex consigliere comunale fra le altre cose scrive: “Dal 1999 ai tempi del terzo mandato di Paolo Saturnini, a Greve in Chianti noi del “Partito” ci siamo divisi in due fazioni che non si salutano e non dialogano. Su queste divisioni si sono poi innestate le divisioni delle primarie e le divisioni nazionale. E’ l’ora di superarle perché a mio parere da lì è davvero iniziato il declino di Greve in Chianti: pochi nuovi progetti, nessuna nuova idea che guardi al futuro del nostro territorio. Troppo spesso si sono scelte le persone per fedeltà di fazione più che per passione e competenza. Forse Greve in Chianti sta vivendo di rendita ma la qualità della vita del nostro territorio sta calando soprattutto nelle frazioni”.
E ancora: “Scegliete i vostri rappresentanti non per fazione politica locale ma perché il prossimo consiglio comunale sia il reale centro degli interessi della nostra comunità. Scegliete i vostri rappresentanti tenendo conto anche del fatto che il progetto politico del Partito democratico è quello dell’alleanza con tutte le forze politiche della sinistra e non l’innaturale alleanza locale con Italia Viva”.
L’ex consigliere di VIVA Fabio Baldi: “Mi sono iscritto (di nuovo) al Pd. Ecco per chi voterò alle elezioni”
Ebbene io non risiedo più a Greve in Chianti da tempo così come da tempo ho abbandonato il mio impegno politico partitico ma farei un torto alla memoria di Paolo Saturnini, un grandissimo Sindaco e un maestro per me che purtroppo è morto prematuramente, se lasciassi cadere senza risposta le sue dichiarazioni considerato che nel 1999 io ero parte di quella straordinaria giunta composta dall’altra compianta figura del vicesindaco Alessandro Vanni da Giuliano Cerofolini da Carlo Fiaschi da Tiziano Allodoli e da Marco Lazzerini.
Talvolta avevamo idee diverse e ci confrontavamo apertamente, a differenza di chi utilizzava la calunnia e la serpentesca insinuazione.
Le nostre discussioni erano però alte e improntate al rispetto reciproco.
Ricordo bene che l’unico punto critico di quel periodo era proprio Fabio Baldi che utilizzava tutti i mezzi e i pretesti per turbare gli equilibri talvolta facendo leva anche delle sue cariche extra partitiche (senza fare nomi la presidenza della Coop) in funzione politica: salvo poi parlare lui di conflitti di interessi altrui…
Ma d’altronde chi ha la presunzione della verità di solito predica bene e razzola male.
La memoria di Paolo Saturnini va onorata e difesa contro chi ha cambiato mille posizioni solo per il suo interesse personale.
Contro chi predica unità e poi dichiara che vanno votate le persone a lui vicine (non è fedeltà di fazione questa che lui a parole dice di non volere?) per condurre una guerra politica al sindaco che critica ma che sostiene per i giochi politici che deve fare successivamente per rompergli l’alleanza che lo appoggia (non è divisione di fazione questo che lui a parole condanna).
Un signore coerente Fabio Baldi. Il solito insomma che Paolo Saturnini cercò di contrastare. Io da non cittadino Immagino Greve in un altro modo.
Marco Carrai
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